Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
I A GRANDE GUERRA D'ITALIA
24 agosto. — « La battaglia prosegue. Abbiamo strappato al nemico nuove posizioni, infranti i suoi violenti contrattacchi e catturata numerosa gente. In complesso sono stati sgombrati dalla fronte di battaglia fino ad ora più di 500 ufficiali e di 20.000 uomini .di truppa, circa 60 cannoni, in gran parte di medio calibro, numerose bombarde e mitragliatrici, e abbondante materiale di guerra.
« Dall'alto i nostri aviatori, con lena sempre rinnovata e senza dar tregua agl'avversario, hanno colpito le sue masse e portata la distruzione nelle sue retrovie, lanciandovi 15 tonnellate di bombe.
« Sulla fronte Tridentina, dove il nemico insiste nei suoi vani tentativi di d versione, respingemmo nettamente pattuglie nelle Giudicane e riparti di assalto allo Zu-gna (Valle Lagarina) e al Seikofl (Monte Croce di Co-melico).
25 agosto. — <( Da ieri il tricolore sventola sulla vetta di Monte Santo.
« Le valorose truppe della II Armata, sfondate nei passati giorni in più punti le linee di difesa, incalzano il nemico, che ripiega difendendo a passo a passo l'aspro terreno.
« Sul Carso la lotta perdura intorno alle posizioni da noi conquistate, che il nemico tenta invano di ritoglierci.
« Negli incessanti combattimenti si distinsero per arditezza e tenacia le Brigate Salerno (89° e 90°), Catanzaro (141° e 142°) e Murge (259° e 260°).
« Assai vivace fu ieri l'azione aerea.
« I nostri Caproni, dopo di avere a più riprese bombardato il vallone di Chiapovano, formicolante di truppe nemiche, discesero a basse quote ed impegnarono combattimento con le fanterie.
« Dei 233 velivoli partecipanti alla battaglia, uno solo non fece ritorno. »
26 agosto. — La battaglia comincia a rivelarsi nella grandiosità delle sue linee.
(( L'azione a nord di Gorizia, dal 19 in poi, può cosi
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