Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIA
      « Finora furono sgombrati : 1400 fucili, 9 mitragliatrici, 5 lanciabombe e grande quantità di munizioni e materiali. »
      5 settembre. — « Nella giornata di ieri, la lotta ha avuto sulla fronte Giulia una violenta ripresa.
      « Sull'altipiano di Bainsizza conseguimmo vantaggi, conquistando una importante posizione a sud-ovest di Okrogio.
      « A nord-est di Gorizia ferve la battaglia. Nella giornata di ieri furono fatti prigionieri 86 ufficiali e 1602 uomini di truppa appartenenti a dieci diversi reggimenti.
      « Sul Carso, dopo violentissimo bombardamento, il nemico lancị le proprie masse di fanteria contro le nostre posizioni da Castagnievizza al mare. Nel tratto nord, fra Castagnievizza e Korite, l'attacco, dopo alterna vicenda, venne respinto; al centro, tra Korite e Selo, le nostre truppe, resistendo valorosamente a sette furiosi assaliti, mantennero le proprie posizioni. A sud, tra il Vallone di Bre6tovizza ed il mare, il nemico potè conseguire qualche successo iniziale tra la Quota 146 a nord-est di Flondar e la galleria ferroviaria a nord-est di Lokavac, ove noi dovemmo temporaneamente ripiegare da alcune posizioni avanzate. Nel pomeriggio, in seguito ad un energico contrattacco, la nostra linea venne ristabilita con la cattura di 402 nemici, di cui 14 ufficiali.
      « Duecentosessantuno nostri velivoli hanno partecipato ai combattimenti bersagliando le truppe e le retrovie nemiche.
      « Nella notte sul 5 la nostra flottiglia aerea ha rinnovato il bombardamento di Pola con efficaci risultati e ritorṇ incolume alla base. »
      6 settembre. — « A nord-est di Gorizia la lotta continua. Catturammo ieri 26 ufficiali ed oltre 500 uomini di truppa.
      « Sul Carso i rinnovati attacchi dell'avversario a sud del Vallone di Brestovizza si infransero contro la salda resistenza ed i pronti contrattacchi dei nostri. Prendemmo circa 200 prigionieri.
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 21. Le battaglie dell'Isonzo
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 212

   

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