Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      I A GRANDE GUERRA D'ITALIAnauti l'adempimento del loro compito. Giunti di sor-piesa sull obiettivo, con abili evoluzioni, in tre successive riprese lasciaron cadere sui bersagli designati circa una tonnellata di bombe, incendiando depositi di materiali e munizioni, e colpendo in pieno i raggruppamenti delle truppe che formicolavano intorno.
      « L'operazione, di sorpresa, pienamente sriuscita, suscitò un vero panico fra i nemici. Inutilmente alcuni riflettori cercarono il cielo e le batterie antiaeree tempestarono verso l'alto; la nostra aeronave, già volta la prora, aveva ripreso il cammino verso il suo. campo, che raggiungeva incolume, dopo avere felicemente compiuto l'arduo suo compito.
      « Gli apparecchi, che sono andati all'assalto con le fanterie, hanno lanciato 10 mila colpi di mitragliatrici da altezze inferiori a duecento metri, con risultati tangibili. Sul fragore della battaglia, gli stormi dei velivoli si abbassavano a mitragliare le truppe nemiche, portando ovunque lo sgomento e lo scompiglio. La fanteria austriaca ha dovuto attaccare gli audacissimi volatori con salve di fucileria e di mitragliatrici. Molti dei nostri velivoli sono stati feriti alle ali : nessuno ha atterrato in campo nemico. Un solo nostro mitragliere è stato ferito al braccio : tutti gli altri incolumi. Lo stormo che si è elevato sopra l'Hermada, ed è tornato più volte a mitragliare le cime e i rovesci del baluardo litoraneo, era il più folto. Nel fumigante incendio che avvolgeva il massiccio, i velivoli parevano turbinare con ali di fuoco. Tutte le potenze della terra e del cielo si scatenavano con una violenza di cataclisma... »
      E due giorni più tardi, duecentosessantuno apparecchi parteciparono in grandi stormi alle azioni su tutta la fronte, mitragliando le truppe nemiche, bombardando e incendiando le retrovie, sostenendo quattordici combattimenti aerei. Dalle foci dell'Isonzo, in vista del litorale istriano, si vedevano le batterie del mare e della terra incrociare i loro boati da Brestovizza a Ceroglio e lungo la costa. In alto, nel cielo arrossato dal fuoco della
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 21. Le battaglie dell'Isonzo
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 212

   

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