Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LE BATTAGLIE DELL'ISONZObattaglia, i velivoli si abbassavano sgranando i loro colpi.
Dal cielo, dalla terra e dal mare l'azione dei soldati d'Italia si svolgeva armonica e possente.
Descrivendo l'avanzata sul Carso, Arnaldo Fracca-roli così si esprimeva :
« Una vasta ventata di mitragliatrici si abbatte contro le nostre fanterie.
« Abbiamo raggiunto la famosa « Maschinengewehr-stellung » : la linea delle mitragliatrici. Siamo nel centro della fortezza. È il momento più aspro di tutta la giornata.
« La linea delle mitragliatrici non ha un tracciato continuo : è una foltissima serie di appostamenti che si appoggia a elementi di trincea, a camminamenti, a caverne : corre sul rovescio di Quota 219, sul margine occidentale della « Biirger » e della « Reifendoline » e va con un movimento a zig-zag verso la Quota 219 in vicinanza di Corite.
« I prig'onieri avevano parlato di questa linea come di uno sbarramento insuperabile. La chiamavano la « Linea della morte », gli austriaci. Doveva essere l'interramento di ogni assalto italiano. E gli italiani ì'han-sc superata, l'hanno vinta, hanno preso le mitragliatrici : e sono al di là!
« Per l'organizzazione di queste speciali linee il Comando austriaco ha costituito dei reparti di « Stosstrup-pen » dotati di un fenomenale corredo di mitragliatrici. Sono truppe scelte, destinate a venir impiegate come linea d'arresto nel caso di sfondamento della prima linea,'per una difesa disperata.
« L'assalto alla linea famosa è dato contemporaneamente da tutte le truppe.
« La linea sbarra le strade in direzione di Selo e di Versic, le strade che poi conducono al formidabile bastione dello Stari Lokva tutto ferrato di artiglierie, e giù nel vallone di BrestOvizza che risale al di là sul-
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