Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      I A GRANDE GUERRA D'ITALIA
      « Il so'.o fatto, però, che si combattesse sull Osce-drih aveva condannato a morte le difese del Cucco e dello Jelenik. L'Oscedrih è precisamente alle spalle del Cucco e dello Jelenik. Queste formidabili fortezze erano aggirate, amputate dal gran corpo delle organizzazioni austriache. La terza colonna di manovra, quella che scendeva lungo il ciglione sul versante dell Isonzo, non trovava più che lievi opposizioni. Spingeva le sue punte da cresta a cresta, aggirandole, e rastrellava prigionieri. L'attacco che saliva faticosamente dal tondo della gola dell'Isonzo, aiutato così dall'alto, prendeva nuovo slancio ed arrivava alle vette. Il Cucco cadeva, lo Jelenik cadeva. Ci avviavamo per la dorsale verso il kobilek sulle creste taglienti e strane del Planina. Fermati in un punto, dilagavamo in un altro. 11 nemico era in rotta. »
      Il bottino era immenso : e cresceva ad ogni ora. Un comunicato ufficiale recava in data 26 agosto :
      « Fra i trofei della giornata di ieri sono due mortai da 305 : si tratta di due magnifici esemplari di quei mortai Skoda a traino meccanico che costituirono la più interessante rivelazione in fatto di materiale d'artiglieria all'inizio della guerra mondiale. È. noto infatti che alle batterie di mortai austro-ungarici, non al famoso 420 Kxupp, si dovette la rapida espugnazione dei forti corazzati di Liegi e di Maubeuge. II mortaio Skoda è una bocca da fuoco in acciaio lunga metri 4.30, montata su affusto a deformazione, che lancia proiettili lunghi metri 1.12 del peso di 380 kg. con una celerità di tiro di un colpo ogni sei minuti, la gittata massima di metri 9600. Ogni proiettile lanciato con una carica di circa 12 kg. di polvere lamellare ha una carica interna di 30 kg. di esplosivo : il pezzo in batteria pesa 19.500 kg. Accanto ai due mortai furono trovate quattro autotrattrici e moltissime munizioni. Degli altri 74 pezzi d'artiglieria catturati finora 43 sono di medio calibro e 11 tra questi sono obici da 152 mm. Questi obici da 152, in bronzo acciaiato, lanciano aduna distanza di 8500 metri granate, shrapnels e palle di acciaio di peso
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 21. Le battaglie dell'Isonzo
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 212

   

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