Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

Pagina (204/215)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      I A GRANDE GUERRA D'ITALIAin primo luogo alla perfetta rispondenza, al perfetto affiatamento, si potrebbe dire, che nell'artiglieria nostra esiste tra uomini e materiale. Se il materiale nostro è tale da soddisfare le più ampie esigenze della guerra, il nostro personale è eccellente per istruzione e per disciplina.
      « Ma la precisione e, quindi, l'efficacia del tiro è stata spinta da noi ad un grado di perfezionamento difficilmente superabile. E questo va detto così della copia straordinaria di informazioni che i comandi raccolgono in mille guise sui particolari più minuti delle sistemazioni difensive e delle abitudini del nemico, come del lavoro preparatorio che si fa presso le batterie.
      « Stabilito col maggior grado di esattezza possibile come il nemico è protetto in un dato punto, quali passaggi e quali vie esso fa percorrere ai suoi rincalzi, e i suoi nodi stradali, le sue teste di linea ferroviaria, alle batterie viene assegnato oltre certi obiettivi generali, un bersaglio particolare. E ciascuna batteria si studia a preparare il suo tiro contro questo obiettivo. L'eccellenza della preparazione nostra è dimostrata magnificamente dal fatto che, sebbene la mattina del 10 agosto l'atmosfera fosse velata da una foschia densissima, il tiro delle artiglierie nostre si svolse con regolarità e precisione meravigliose, come se la visibilità fosse stata eccellente.
      « Della precisione del tiro fanno fede e quello che abbiamo trovato avanzando sul territorio nemico occupato e quello che abbiamo saputo dai prigionieri. Le distruzioni che noi abbiamo potuto constatare ben giustificano il terrore col auale tutti i prigionieri parlano della nostra artiglieria Fin dai primi momenti i Kolon-nenwege (gli itinerari consueti delle truppe e dei rifornimenti austriaci tra le retrovie e le prime linee) dovettero essere abbandonati a cagione del nostro fuoco di interdizione; più nulla poteva passarvi. Ne risultò una paralisi così completa nei servizi che in molte caverne e in una galleria ferroviaria sotto i contrafforti dell' Hermada noi trovammo dei feriti che vi si trovavano
      — 204 —


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 21. Le battaglie dell'Isonzo
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 212

   

Pagina (204/215)






Fin Kolon-nenwege Hermada