Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAIl competente scrittore militare « Feluca » della « Rivista politica e parlamentare » che si pubblica in Roma scrive che in quel punto il nemico concentrò contro di noi « forze colossali ». Ciò aveva potuto fare il nemico perchè l'inazione russa rese possibile agli austro-tedeschi di trasportare contro di noi uomini molti e artiglierie poderose.
      « Alcuni vanno ripetendo che sono appena sessantamila i tedeschi venuti contro di noi. Questa è una menzogna. Si tratta di forti masse tolte dal fronte russo, dove il Kaiser ha fatto evacuare dai suoi soldati perfino l'Estonia, che essi avevano occupata già per cinquanta chilometri.
      « Ma in tutto ciò, in questo ammassamento di truppe contro di noi, il nemico fu favorito enormemente dalle condizioni meteorologiche.
      « I rapporti, i racconti che oramai vengono dal fronte, i giudizi degli stranieri e dei competenti corrispondenti di guerra concordemente ripetono che il nemico per più giorni e specialmente nell'ora in cui sfondò quel punto del fronte fu protetto da una nebbia fittissima, la quale dapprima gli permise di preparare inosservato per più giorni l'impetuosa offensiva nel punto meno resistente del nostro fronte e infine gli rese possibile di sfondarlo improvvisamente.
      « Avvenne da parte nostra ciò che sempre è avvenuto in simili occasioni. Avemmo episodii eroici di resistenza quando i nemici giunsero a corpo a corpo coi nostri, e nello stesso tempo avemmo prigionieri e quegli sbandati che hanno provocato il bando del Comando Supremo. Avemmo la conseguente avanzata improvvisa e furiosa delle colossali forze nemiche sopra un lembo del suolo italiano.
      « Chi parlasse in ciò di viltà nostra falserebbe gli avvenimenti : la verità è che le forze nemiche erano grandemente soverchianti e l'impeto fu improvviso e poderoso, protetto da nebbia fittissima.
      « Certo è che anche in quella circostanza vi furono resistenze eroiche a corpo a corpo dei nostri ed episodii magnifici; certo è che il nemico appena scese nella valle
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 22. La patria violata
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 234

   

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