Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

Pagina (23/237)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      LA PATRIA VIOLATAspazzava il nemico dalle pendici fino agli estremi contrafforti, e per qualche tempo riuscì a tenere saldamente quell'importante caposaldo che protegge la testata dello Judrio.
      Sul!' altipiano di Bainsizza, i nostri, minacciati di fianco dall'avanzata da Santa Lucia, investiti da incessanti assalti sferrati dopo bombardamenti intensi, resistettero e fecero prigionieri in contrattacchi violenti, appoggiandosi a posizioni arretrate predisposte.
      Su queste linee iniziali l'azione nemica, descriveva il Barzini, continuò sempre più nutrita e intensa, cercando di approfondire le infiltrazioni, di penetrare a fondo nel dedalo di vallette che convergono a imbuto verso la valle del Natisone. Essa tendeva incalzante e tenace alla base di Cividale, ove, malgrado molteplici e fiere difese, finì per sboccare. Era l'invasione...
      Ricostruendo più tardi il complesso delle operazioni nemiche dallo sfondamento di Caporetto alla nostra ferma resistenza sul Piave, Rino Alessi prendeva le mosse da questa constatazione : che prima dell'agosto il nostro schiei amento non presentava punti naturalmente deboli. La difettosità generale della frontiera a ferro di cavallo era riparata dalla densità dei sistemi difensivi che davano a ogni settore l'efficacia necessaria per resistere a qualunque urto. 11 nemico insomma non trovava le condizioni indispensabili per colpire a fondo un nostro centro vitale.
      Tali condizioni si verificarono dopo la battaglia sul-• l'altipiano di Bainsizza dell'agosto scorso. Il fatto di non essere noi riusciti in un primo tempo ad arrampicarci sui Lom, che proteggono la stretta del Baca e le rotabili strategiche provenienti dalla selvaggia Carniola, veniva a mettere in particolare valore offensivo la conca di Tolmino e la testa di ponte formata dalle colline di Santa Maria e Santa Lucia. Gl'Imperi Centrali traevano profitto da ciò per concepire immediatamente il loro piano d'invasione. Le vicende del fronte russo permettevano poi all'avversario l'impiego di un certo nu-
      — 23 —


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 22. La patria violata
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 234

   

Pagina (23/237)






Judrio Bainsizza Santa Lucia Barzini Natisone Cividale Caporetto Piave Rino Alessi Bainsizza Lom Baca Carniola Tolmino Santa Maria Santa Lucia Imperi Centrali