Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA PATRIA VIOLATAper il suo ardimento e la sua tenacia dal bollettino austriaco, si dispiegava sulle alture di San Simeone a guardia della strada che partendo da Tolmezzo corre su Fel-tre e lega la Carnia al Cadore. Attraverso questa strada dovevasi compiere lo sgombero delle alte valli Chiarsò, But, Degano e di tutto il grande ed eccentrico arco delle Dolomiti; bisognava quindi ritardare il più possibile che la sua testata cadesse in possesso del nemico.
      Benché privo di mezzi completamente adeguati, il generale Di Giorgio riusciva a coprire gli accessi di Tra-saghis, Ragogna, Cornino e i relativi ponti fino alla s.era del 4 novembre. La 36a Divisione, stretta d'assedio sulle colline prospicienti Tolmezzo, non cedeva che alla fame e alla mancanza di munizioni la mattina del 6, dopo avere inutilmente tentato di aprirsi un varco. La III Armata, che non aveva sofferto molto delle puntate delle avanguardie del gruppo Scotti lungo il suo fianco sinistro, varcava il Tagliamento fra Codroipo e Latisa-na; indi, riorganizzate alla meglio le proprie unità che al passaggio del fiume si erano molto frammischiate, volgevasi al Piave, facendo solo una breve sosta sul Livenza.
      Il 5 novembre il gruppo Krauss superava il Tagliamento all'altezza di Cornino, lasciando all'ala sinistra del feld-maresciallo Krobatin il compito d' immergersi, da Tolmezzo, nella strada che conduce a Longarone e quindi d'inseguire le forze ripieganti dalle alte montagne. Il piano avversario ubbidiva da questo momento a un preciso criterio strategico : affaticare con continue minacce sul fianco sinistro la marcia della III Armata verso il Piave; non attaccarla di fronte per impedire il suo consolidamento in qualche settore il quale potesse anche momentaneamente cangiare le cose già abbastanza favorevoli; seguire invece col grosso delle forze la linea pedemontana portandosi a marce forzate allo sbocco delle valli in pianura e chiudere tali sbocchi : insomma, tagliare la ritirata alle nostre truppe provenienti dalla Carnia e dal Cadore con i_ loro preziosi materiali intatti. '
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 22. La patria violata
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 234

   

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