Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
IILA ROTTURA DELLA FRONTE
Le truppe germaniche — Violentissima offensiva — Il ripieca-mento — Il bollettino più triste — «La deficiente resistenza » — Verso il Tagliamento — La magnifica ritirata della III Armata — La massa operante tedesca — La fine del generale Von Berrer — L'abbandono del Tagliamento — Il generale Diaz — Fiera resistenza — I combattimenti, sul nuovo fronte — Da Asiago al mare — La linea del Piave — La fase di preparazione è chiusa — La battaglia sul-Grappa — Il mutato spirito del nemico.
Dopo la brillante avanzata sull'altipiano della Bain-sizza, dopo la cruenta conquista dei capisaldi montuosi sulla sponda sinistra dell'Isonzo, le operazioni assunsero un ritmo più lento, pur segnando ancora successi per le nostre armi.
Così il bollettino del 29 settembre 1917 notava:
« Ieri, con improvviso scatto pienamente riuscito, le nostre truppe rettificarono la linea di occupazione fra la sella di Dol e le pendici settentrionali del Monte San Gabriele. Furono catturati 8 ufficiali, 216 uomini di truppa ed alcune mitragliatrici. La posizione venne mantenuta e rafforzata ad onta che l'avversario, rimessosi dalla sorpresa, moltiplicasse i suoi ritorni offensivi.
« Le nostre offese aeree furono concentrate nella zona militare di Voiscizza (Carso), che venne colpita dall'efficace lancio di circa tre tonnellate di bombe, e sulla piazzaforte marittima di Pola, ove la base dei sommergibili e l'arsenale furono nuovamente battuti con numerosi proiettili da una forte squadriglia da bombardamento. Uh apparecchio avversario fu costretto ad at-
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