Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAla fronte, non tutta egualmente efficiente dal punto di vista tattico, raggiunta nello sbalzo offensivo di agosto, e accorciando le nostre linee di comunicazione. Così è stato deciso il ripiegamento delle truppe nostre su una linea arretrata.
      « Non è possibile far previsioni. La lotta è più che aspra; le sue vicende incerte; il nemico forte di un'artiglieria numerosissima e del vantaggio da noi più volte sperimentato che è consentito a chi attacca. La situazione creata dal poderoso urto nemico è indubbiamente grave. 11 Comando prende tutte le misure del caso, e se le truppe ricorderanno di essere quelle che per undici volte hanno sfidato sulle formidabili posizioni del Carso e vinto il nemico, questo non calpesterà a liingo il lembo di patria dove sta per mettere il piede.
      « Va segnalato alla riconoscenza del paese il contegno eroico della 5a Brigata bersaglieri (reggimenti 4° e 21°), la quale tiene da due giorni la posizione del Glo-bocak alla stretta di Auzza e si difende e contrattacca, instancabilmente, magnifica, prendendo prigionieri al nemico. »
      E siamo al bollettino ufficiale del 28 ottobre, il più triste di tutti. Eccolo :
      « La violenza dell attacco e la deficiente resistenza di alcuni riparti della li Armata ha permesso alle forze austro-germaniche di rompere la nostra ala sinistra sulla fronte Giulia. Gli sforzi delle altre truppe non sono riusciti ad impedire all'avversario di penetrare nel sacro suolo della patria. La nostra linea si ripiega secondo il piano stabilito. I magazzini e i depositi dei paesi sgombrati sono stati distrutti.
      « Il valore dimostrato dai nostri soldati in tante memorabili battaglie, combattute e vinte durante due anni e mezzo di guerra, dà affidamento al Comando Supremo che anche questa volta l'esercito, al quale sono affidati l'onore e Ja salvezza del paese, saprà compiere il proprio dovere. »
      Ecco ora ^ltri giiccessivi bollettini del Comando Supremo ;
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 22. La patria violata
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 234

   

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