Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIA
      « L'ordine di attaccare a fondo era stato impartito anche ai battaglioni del 92° fanteria (reggimento boemo), che forzarono il passaggio del Piave, tra Fagarè e San Bartolomeo. Si sa che in un primo tempo, col favore del terreno intricatissimo, i nemici erano riusciti a superare la nostra linea avanzata e a gettarsi su due nostre batterie. Ma sùbito venivano affrontati e respinti verso il fiume dai rincalzi. Assaliti e premuti sui fianchi dalle truppe laterali, battuti dall'artiglieria, i battaglioni nemici subirono perdite rilevantissime. Ridotti alla disperazione, col fiume alle spalle, opposero una ostinatissima resistenza appoggiandosi al Molino della Sega, organizzato come caposaldo e munito di molte mitragliatrici. Già nella giornata del 16 il valore dei nostri soldati aveva rotto questa resistenza; ieri è stato continuato e compiuto lo spazzamento dell'intricato terreno e il numero dei prigionieri è salito a 900, quello delle mitragliatrici catturate a 27. Fra gli ufficiali presi vi è un tenente colonnello.
      '« Il contegno delle nostre truppe, come è già stato rilevato, è stato superiore ad ogni elogio. Oltre i riparti già citati delle Brigate Novara (153° e 154°), Lecce (265° e 266°), e 3a bersaglieri (17° e 18°), si sono distinte in queste azioni la Brigata Sesia (201° e 202°), il 268° fanteria (Brigata Caserta), le compagnie mitraglieri e segnatamente la 139a; la 2a, 3a e 4a batteria del 51° Reggimento artiglieria da campagna, e la 2a e 8a del 6°.
      « Nei combattimenti dal 13 al 16 nell'ansa di Zen-son, dove il nemico, nonostante la sua difesa, continua ad essere compresso in area sempre più angusta, si sono distinte la Brigata Pinerolo, e in particolar modo il 13° fanteria, la 47a batteria da montagna e la ls del 24° da campagna. »
      Il bollettino Diaz del 19 recava:
      « Nella scorsa notte si ebbero vivaci azioni di artiglieria tra Garda e Astico.
      « Sull altipiano di Asiago 1' avversario eseguì violenti concentramenti di fuoco sulle nostre posizioni di
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 22. La patria violata
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 234

   

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