Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      •LA PATRIA VIOLATAavvolgente del caposaldo delle Melette. L'azione, preceduta da largo getto di granate a gas lacrimogeni, fu condotta con estrema violenza da ingenti forze sempre rinnovantisi, appoggiate da intenso fuoco di artiglieria. I nostri riparti della Prima Armata, con validissima resistenza e continui contrattacchi, riuscirono a tenere saldamente tutte le posizioni e a respingere l'avversario con perdite gravissime, catturandogli 8 ufficiali e 191 uomini di truppa.
      «.Tra Brenta e Piave, con violentissimo tiro di artiglieria, seguito dall'avanzata di dense ondate di fanteria, il nemico, all'alba, rinnovò 1' attacco. La lotta divampò asprissima e si protrasse l'intera giornata. Parecchie posizioni furono più volte perdute e subito riprese dalle truppe delia Quarta Armata, che gareggiarono tutte in aggressività e bravura. Sul far della notte, gli ultimi contrattacchi arrestavano definitivamente l'avversario, al quale, anche da questa parte, la giornata di ieri è costata perdite ingenti. » .
      Maggiori particolari della furiosa battaglia erano dati nello stesso giorno 23 da questo comunicato Stefani :
      « Tra il Brenta e il Piave, dopo i furiosi combattimenti del 18 e del 19, salvo qualche puntata centro il Monte Pertica, gli attacchi delle fanterie austro-tedesche non si erano ripetuti. Nuove truppe e nuova artiglieria voleva raccogliere il nemico prima di riprendere l'azio-ne. Gli aviatori segnalavano, infatti, profonde colonne di truppe e di carreggi dalla conca di Feltre risalenti le valli che infilano il massiccio del Grappa, o in marcia sulla rotabile del Piave verso Quero, o lungo la vai di Brenta verso lo sbarramento di San Marino.
      «Nella mattinata del 21, forze ingenti ci assalivano su tutta la linea tra Brenta e Piave. Allo sbarramento di San Marino, verso le 7, dopo violento bombardamento, parecchie centinaia di fanti austriaci irrompevano contro le nostre linee. Ne venivano respinti; riuscirono a raggiungerla solo in un piccolo tratto all'estrema sinistra, ma subito erano ricacciati dal contrattacco di una compagnia del battaglione alpini « Valtellina ».


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 22. La patria violata
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 234

   

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