Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAquasi alle nostre linee, ma ne furono ributtate in disordine e con perdite gravissime.
      « Specialmente valoroso fu il contegno del primo battaglione del 6° fanteria (brigata Aosta) e della 263a compagnia del battaglione alpini « Val Brenta », che sgominarono il nemico con un micidiale fuoco di fucileria, di mitragliatrici e di bombe a mano. »
      11 bollettino del 25 diceva :
      cc Sull'altipiano di Asiago gli eroici riparti della Prima Armata, che da oltre dieci giorni, senza tregua e senza aver ceduto un solo palmo di terreno, lottano per la difesa del caposaldo delle Melette, hanno anche ieri respinto parecchi furiosi attacchi nemici e contrattaccato con successo. Due sezioni di mitragliatrici furono catturate.
      « Sul rimanente della fronte, sole azioni di artiglieria. Nel cielo del Monte Grappa due velivoli avversari sono stati abbattuti da un nostro aviatore. »
      Il Barzini così qualificava la situazione :
      « Non è una battaglia, sono tre battaglie che da dieci giorni si combattono, tre battaglie diverse per caratteri, terreno, tattiche, e nettamente separate dalle profonde spaccature del Brenta e dell'alto Piave, tre battaglie accanite a momenti e che non sono forse giunte ancora al massimo del loro furore, della loro intensità. A sinistra si combatte la battaglia degli Altipiani, al centro quella del Grappa e dei suoi contrafforti, a destra la battaglia del basso Piave, nella pianura veneta. »
      11 bollettino del 26 recava :
      « Ieri, masse avversarie, sostenute da formidabile fuoco di artiglieria, ritentarono l'attacco delle nostre posizioni fra Brenta e Piave.
      « Alla nostra sinistra lo sforzo nemico, diretto sulla zona di Monte Pertica, venne prontamente infranto, e ad ogni nuovo tentativo corrispose preciso e micidiale il nostro contrattacco. A Tasson, il battaglione alpini « Monte Rosa » decimò gli assalitori.
      •« Al centro, dove la pressione avversaria fu più po-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 22. La patria violata
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 234

   

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