Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA PATRIA VIOLATAad annunziare fantastici attacchi e conseguenti, sconfitte di ingenti forze italiane. »
      Il bollettino del 27 diceva :
      « Nel pomeriggio di ieri il 'nemico, dopo aver battuto con furioso bombardamento la nostra posizione di Col Berretta, ad est della Val di Brenta, vi lanciò contro un attacco in massa di fanterie di una intera Divisione. La lotta si svolse accanitissima e i difensori, isolati da un violentissimo fuoco di interdizione, avrebbero forse dovuto finire col soccombere al numero e alla violenza degli attaccanti, se i loro rincalzi, fieri siciliani della vecchia e gloriosa brigata Aosta (5° e 6° fanteria), riparti del 94° fanteria (brigata Messina) e del battaglione alpini « Val Brenta », non fossero accorsi tempestivamente. Attraversata di slancio la zona mortale, le nostre brave truppe piombarono con impeto irresistibile sull'avversario e,'travoltolo, lo obbligarono a ritirarsi con gravissime perdite e lasciando prigionieri. »
      Un comunicato Stefani dava questi particolari :
      « La terza Divisione « Edelweiss » è stata battuta ieri a Col Berretta. Lo scacco è duplice per il nemico : è scacco di sangue ed è scacco di orgoglio, poiché la terza Divisione « Edelweiss » è una delle migliori e delle più illustri dell'esercito austro-ungarico. Fin dal tempo di pace aveva fama eccellente; era la terza Divisione di Linz, tutta composta di elementi di razza tedesca, e presidiava il Tirolo. Sulla fronte tridentina stette quasi sempre durante la nostra guerra e fece parte, nell'offensiva del maggio 1916, del Corpo d'Armata che l'attuale Imperatore, allora Arciduca ereditario, comandò, e volle fosse fregiato poscia di stelle alpine ricamate il bavero delle giubbe degli ufficiali e dei soldati. A questo distintivo onorifico deve la terza Divisione il nome che ha conservato anche dopo di essere uscita dal Corpo d'Armata arciducale per combattere nell'offensiva attuale, prima nella conca di Plezzo e in Cadore, ed ora sul margine orientale di Val Sugana.
      « Codeste truppe predilette dall'Imperatore, fanti tedeschi del 14° reggimento di Linz e del 69° reggimene^ 65 —


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 22. La patria violata
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 234

   

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