Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAto di Salisburgo e cacciatori imperiali tirolesi (« Kaiser-jàger ») del 3° e del 4° reggimento, hanno assalito in massa, nel pomeriggio di ieri, le posizioni di'Col Berretta. Il fuoco tambureggiante di molte artiglierie aveva preparato l'assalto e l'accompagnava. Sulla nostra linea avanzata i difensori non hanno vacillato sotto quella valanga di colpi e di armati, ma il fuoco e il numero dei nemici erano soverchianti; gli assalitori penetravano in taluni elementi di trincea, arrivavano sopra una batteria di montagna postata in prima linea. I rincalzi accorrevano in quel momento, si lanciavano al contrattacco : la micidiale cortina di un fuoco di interdizione violentissimo non ne rallentava l'impeto; il nemico veniva affrontato, ricacciato, inseguito; la batteria da montagna veniva ripresa intatta..
      « Così, con un brillantissimo successo, grazie al valore magnifico dei fieri siciliani della brigata Aosta, di riparti del 94° fanteria e del battaglione alpini « Val Brenta», si è chiuso questo accanito combattimento sul quale il nemico contava per dare qualche consistenza alla sua speranza finora dimostratasi vana di progredire lungo la Val Sugana. »
      Un altro comunicato ufficiale, in data 28 novembre, così registrava le ingenti perdite del nemico e il suo mutato spirito :
      « 11 nemico incomincia a considerare l'offensiva nel Veneto con uno spirito diverso da quello che l'animava nei giorni della calata nella piana friulana e lungo le valli cadorine. Il nostro ripiegamento aveva profondamente illuso sulle condizioni nostre e sulla nostra capacità di resistenza. Anche il feld-maresciallo Conrad dava disposizioni per l'occupazione a data fissa di linee successive nella pianura. II primo reggimento di Kaiserja-ger iniziò il movimento nella zona di Gallio, avanzando in colonna preceduto dal comandante di brigata Ellison. L'improvviso scatenarsi del nostro fuoco di artiglieria e di mitragliatrici dalle posizioni sulle quali determinatamente ci eravamo ritirati, mise il panico nella truppa nemica; invano gli ufficiali cercarono di rianimare i solda-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 22. La patria violata
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 234

   

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