Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAAl principio di dicembre il generale Pecori-Giraldi, comandante la Prima Armata, intervistato da un giornalista al fronte, fece le seguenti dichiarazioni :
      « Siamo pronti a riceverli. Il fuoco, che dura tuttora, fa pensare che l'attacco delle fanterie possa essere molto vicino. Il nemico tenta un'operazione importante, ma altro è tentare, altro ottenere. Tuttavia, ci attendiamo una lotta aspra, pienamente sicuri del morale delle truppe, alle quali ho sempre rivolto le cure più meticolose. Le difese sono molte e buone. L'esito deve esserci favorevole. »
      Richiesto sulla parte di Conrad, in quell'offensiva, Pecori-Giraldi disse :
      « Parrebbe che Conrad avesse dapprima la speranza di sfruttare gli effetti morali dell'offensiva sull'Isonzo. Veduto il successo di von Below, il feld-maresciallo tentò lo sfondamento anche in questo settore, ma logorò vanamente molti bei reggimenti, subendo perdite superiori alle nostre. Viste fallire le prime prove, Conrad ha raccolto maggiori mezzi, e ora ripeterà in grande stile il suo tentativo. L'aspettazione per l'esito della sua impresa deve essere grande presso gli avversari, essendo questa la maggiore prova del generale, finora non troppo fortunato e poco in odore di santità presso il Comando germanico. Non pare che Hindenburg abbia grande stima di lui. Tuttavia, il tempo gli è stato sempre ed è anche oggi straordinariamente favorevole. Sulle nostre prealpi egli ha trovato la primavera invece dell'inverno. Le valli, che l'anno passato erano sepolte sotto due metri di neve, sono oggi quasi completamente sgombre. Il movimento di truppe, carreggi e artiglierie è svolto senza difficoltà. Le marce nemiche di avvicinamento non hanno trovato intoppi. Questa lotta si svolge in condizioni di clima addirittura eccezionali. Il « generale Inverno » è assente. I tedeschi sono riusciti a silurarlo. Non importa! Faremo da noi. »
      E infatti i soldati d'Italia fecero da sè, meravigliosamente.


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 22. La patria violata
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 234

   

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