Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA PATRIA VIOLATAfiontato l'avversario al Monte Sisemol e impegnatolo in strenua lotta durata dodici ore, diedero tempo ai riparti retrostanti di saldare regolarmente le difese anche da quella parte. Dopo sei tentativi, ributtati dai nostri contrattacchi, il nemico, decimato, dovè arrestare sul Sisemol la propria avanzata. »
      E il bollettino del 9 recava :
      « Dallo Stelvio al Brenta, attività combattiva generalmente limitata. In Val Lagarina nostre pattuglie catturarono alcuni soldati nemici. Sull'altipiano di Asiago nostre batterie colpirono ripetutamente con nutrite raffiche forze avversarie in movimento.
      « Fra Brenta e Piave il tiro di artiglieria, mantenutosi assai violento nel pomeriggio, ridiventò normale nelle prime ore della notte. Una pattuglia francese, uscita in ricognizione, riportò nelle .linee dieci prigionieri.
      « Nella pianura del Piave, a valle di San Donà, l'attività del fuoco fu assai notevole dalle due parti; numerose pattuglie nemiche vennero respinte a fucilate.
      « Nostri « Caproni » bombardarono efficacemente le retrovie nemiche sull'altipiano di Asiago, mitragliando poscia le truppe che si allontanavano dalla zona bersagliata.
      « Nella notte scorsa le aeronavi hanno ripetuto ardite incursioni, rovesciando su accampamenti nemici presso Quero, Motta di Livenza e Portogruaro oltre quattro tonnellate di bombe. Due velivoli nemici risultano abbattuti, ed un pallone frenato, incendiato, precipitò nei pressi di Grisolera. »
      Il nuovo attacco nemico, che i bombardamenti fra Brenta e Piave facevano presentire, si sferrò con suprema violenza. Non meno di ventidue battaglioni, fra austriaci e tedeschi, salirono all'assalto di tutte le nostre posizioni dal Brenta alla Conca di Alano, protetti da tremende cortine di fuoco. I costoni centrali che dalla vetta massima del Grappa si protendono al nord verso il Solarolo e lo Spinoncia, separarono in due l'azione avversaria. i
      « Due piani, due battaglie, — notava Luigi Barzini, '
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      I. ReggioStoria della guerra d'Italia — Voi. XXII. 5


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 22. La patria violata
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 234

   

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