Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA PATRIA VIOLATACo! della Berretta e Col dell'Orso, Monte Solarolo, Monte Spinoncia, aveva obiettivi tattici particolari in ciascuno dei due settori assaliti. Nel settore del Col della Berretta il Comando nemico intendeva sfruttare il successo ottenuto nei giorni scorsi sull'altipiano d'Asiago per progredire anche sul versante orientale del Brenta.'Nel settore Col dell'Orso, Monte Solarolo, Monte Spinoncia mirava allo scopo immediato di eliminare il saliente che ha per vertice appunto il Monte Solarolo e che gli è indubbiamente cagione di non piccola molestia. Ma l'obiettivo lontano, l'obiettivo strategico delle due azioni parallele, come di quelle svolte sull'altipiano di Asiago, è sempre quello che il feld-maresciallo von Conrad pensava di poter attuare sin dai primi giorni del novembre scorso : irrompere nella piana veneta.
      « Così al Col della Berretta come al saliente di Monte Solarolo, l'attacco delle fanterie fu preceduto da violentissimo bombardamento, eseguito in gran parte ccn proiettili a gas asfissianti e svoltosi a fasi saltuarie. Sulla fronte Col Caprile-Col della Berretta, il tiro si iniziava alle 3,30, si attenuava alle 4,30, cessava alle 5,30, riprendeva alle 7,45, continuava sempre più violento fino alle 9,45, quando le fanterie nemiche si lanciavano all'assalto. Era una intera Divisione, la 4a austro-ungarica, con tre reggimenti boemi in prima linea, l'8°, l'88" e il 99°, con un reggimento tedesco, il 49°, in riserva. Le ondate d'assalto nemiche, provenienti dal nord, riuscivano ad irrompere in qualche elemento delle nostre trincee, ma un immediato contrattacco (ore 10) ristabiliva quasi integralmente la linea e la manteneva salda contro numerosi altri assalti. Alle 15,30 una nuova nostra .azione controffensiva riusciva a migliorare ancora la nostra posizione, mentre il tentativo di una colonna austriaca di aggirarci sul fianco destro di Col della Berretta, risalendo la Val Cesilla, veniva completamente frustrato.
      « Non meno violenta fu la lotta al saliente del Solarolo. Alle prime ore del mattino il bombardamento infuriava, concentrandosi alternativamente sul Col dell'Orso e sullo Spinoncia, alle basi del saliente. E in questi due punti 1 attacco si sferrava in due momenti diversi.
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 22. La patria violata
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 234

   

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