Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA PATRIA VIOLATAreggimento Granatieri « Principe Carlo di Prussia » e il 52° reggimento « Von Alvensleben ».
      « Tutti i prigionieri esprimono rispetto e ammirazione per il contegno delle truppe italiane. Soldati czechi dell'88° fanteria hanno narrato episodi magnifici dei combattimenti svoltisi l'il dicembre sul Col della Berretta. Le truppe ialiane -— hanno detto questi prigionieri — si sono difese con estremo vigore nonostante il fuoco di distruzione delle artiglierie austriache. Fino all'ultimo momento gli italiani hanno tirato con fucili, mitragliatrici e lanciafiamme, infliggendo gravissime perdite agli attaccanti. Piccoli gruppi continuarono a combattere anche quando erano ormai completamente circondati, e riuscirono ad aprirsi, poi, un varco.
      « I Comandi nostri segnalano poi il fatto, veramente esemplare, di feriti che alla difesa del saliente del Solarolo non vollero abbandonare la linea, e dopo sommaria medicazione tornarono al loro posto di combattimento per coadiuvare animosamente i combattenti nella tenace resistenza.
      k Degna di ogni lode è l'azione svolta tra Brenta e Piave dall'artiglieria. I Comandi fanno rilevare in par-ticolar modo la calma e la risolutezza del personale delle batterie da campagna e da montagna. Validissima è stata sempre la cooperazione delle artiglierie di medio e grosso calibro nostre e francesi.
      <( La battaglia tra Brenta e Piave è singolarmente aspra. Il nemico, che dispone di molte forze e di molti mezzi, ha potuto compiere qualche lieve progresso, ma la tenacia della nostra resistenza e la difesa che i nostri soldati fanno, scemano l'importanza dei vantaggi che esso riesce a conseguire e logorano le sue forze. »
      11 giorno 18 un comunicato Stefani registrava l'insuccesso nemico, recando questi particolari :
      « Nella sesta e nella settima giornata della battaglia tra Brenta e Piave, gli austro-tedeschi, rinunziando a far procedere parallelamente, simultaneamente, gli attacchi nella zona Col Caprile-Col della Berretta e contro il saliente di Monte Solarolo, hanno alternato i loro colpi.
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 22. La patria violata
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 234

   

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