Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAIl giorno 16 la pressione avversaria è gravitata solo sulla nostra sinistra, sul margine orientale e sul fondo di Val Brenta; ieri il furore della lotta si è concentrato quasi esclusivamente verso la nostra destra, al Solarolo.
      « Una Divisione freschissima, di truppe scelte, impiegava il Comando nemico in questa impresa : la 200a Divisione germanica, formata dei reggimenti cacciatori 3°, 4° e 5°. Sono tutti reggimenti bene equipaggiati e bene allenati per la guerra di montagna, e, anzi, il 3° reggimento è composto addirittura di quattro battaglioni schia-tori, in gran parte reclutati fra i montanari delle Alpi bavaresi. Dei battaglioni del 4° reggimento, uno, l'll°, è assiano, gli altri due, 5° e 6°, di riserva, sono slesiani. Frammischiati di elementi di varie regioni sono i battaglioni del 5° reggimento, 1/°, 18° e 23° di riserva.
      « La Divisione, dopo aver partecipato, senza essere seriamente impegnata, all'inizio dell'offensiva alle operazioni per la presa di Monte Jeza (zona di Tolmino), fu assegnata alla riserva d'Armata e rimase fino a questi ultimissimi giorni in seconda linea nella conca di Quero. Ma quel che non era riuscito nei giorni scorsi alla 94a Divisione austriaca e alla 5a germanica, non riusciva neppure alle truppe singolarmente fresche della 200a. Dopo aver battuto tutte le posizioni del saliente con un fuoco durato dalle 8 alle 11, l'artiglieria nemica concentrava il suo tiro sul rovescio delle nostre linee. Nello stesso momento i cacciatori germanici si slanciavano all'assalto da nord-est per la cresta e le pendici meridionali dello Spinoncia, si volgevano contro le Porte di Salton, ma, falciati di fianco e alle spalle da micidiali raffiche delle batterie nostre e francesi, non potevano procedere, dovevano ripiegare sulle posizioni di partenza, in disordine, e, molto assottigliati, erano destinati a compiere la consueta mossa aggirante per cogliere il nostro saliente da tergo.
      « Da nord, invece, grosse colonne precedute da riparti d'assalto puntavano direttamente e decisamente sulla fronte del saliente. Alla nostra destra, in località Monte Valderoa, mercè ripetuti disperati sforzi, 1 avversario riusciva a penetrare in qualche elemento di trin-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 22. La patria violata
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 234

   

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