Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA PATRIA VIOLATAcea, ma ne veniva immediatamente scacciato da un violento contrattacco di nostri riparti di fanteria e di alpini. La 200a Divisione germanica rinunciava a ritentare la prova. La settima giornata di battaglia tra Brenta e Piave si chiudeva per il nemico con uno scacco sanguinoso. »
      Seguendo le fasi della lunga, aspra battaglia del Grappa, che toccava il suo settimo giorno, il Barzini osservava la singolare metodicità della tattica nemica, che batteva sugli stessi punti con colpi alterni. L'azione austro-tedesca non deviava; ripeteva con implacabile costanza due attacchi : uno sul massiccio del Col della Berretta, l'altro sopra il saliente del Solarolo. Un giorno infieriva la lotta a sinistra, un giomò a destra, quando le circostanze non permettevano al nemico di affrettare i tempi e colpire a destra e a sinistra nel corso della stessa giornata.
      Un comunicato Stefani annunziava in data 21 dicembre :
      « L'azione controffensiva svolta dalle nostre truppe ieri, decima giornata della battaglia fra Brenta e Piave, ha strappato al nemico gran parte di quei vantaggi tattici che il suo attacco del 18 gli aveva dati. In quel giorno, dopo reiterati poderosi assalti, condotti da grosse colonne sempre rinnovantisi e accompagnati da furiosi combattimenti, convergendo il suo massimo sforzo alle ali, il nemico ci aveva costretto a ripiegare così da Ca' d'Anna, alla sinistra nostra, come nella zona di Monte Asolone, alla destra. Successivi contrattacchi avevano ristabilito la situazione alla sinistra, mentre alla destra la pressione nemica era continuata fortissima sino a sera, benché vigorosamente contenuta dalla nostra difesa. Nella giornata del 19, persistendo nel suo metodo dei colpi alterni, il nemico veniva a dare di cozzo contro le posizioni ad occidente del saliente di Monte Solarolo, dal Col dell'Orso a Casa Tasson, est di Monte Pertica. Sperava di proseguire l'azione del 18, di far continuare verso oriente il ripiegamento della nostra linea. L'attacco veniva respinto con gravissime perdite e falliva com-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 22. La patria violata
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 234

   

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