Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

Pagina (86/237)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      LA GRANDE GUERRA D'ITALIApletamente anche un tentativo più tardi compiuto contro la fronte nord del saliente di Monte Solarolo.
      a Ieri mattina il nostro contrattacco si iniziava su tutta la fronte fra Val Brenta e Val Cesilla. Già alle ore 2 un piccolo riparto del 7° fanteria era riuscito, in una ardita ricognizione, ad oltrepassare la vetta dell'Asolone, ma1, assalito da forze di gran lunga superiori, aveva dovuto ripiegare. Alle 10, tre colonne muovevano all'attacco. La colonna di sinistra da Ca' d'Anna doveva puntare a nord della direzione del Col Caprile; la colonna centrale e quella di destra dovevano convergere nella zona dell'Asolone, la prima dirigendosi verso nord-est fra il Col della Berretta e l'Asolone stesso, la seconda volgendo verso nord-ovest da Val Cesilla.
      « Il nemico reagiva con grandissima violenza; tenaci resistenze incontravano la colonna di sinistra e il centro. La destra, che riusciva ad avanzare più rapidamente, doveva poi fermarsi a parare il pericolo di un grosso contrattacco che l'avversario lanciava dalla zona del Pertica contro il suo fianco esterno.
      « Per tutta la giornata la lotta si accaniva in continui attacchi e contrattacchi. La notte, che faceva sospendere l'azione, trovava le nostre truppe a circa un chilometro più innanzi delle linee dalle quali erano partite, obbligando il nemico ad aggrapparsi al margine settentrionale di quelle posizioni dell'Asolone che, nella giornata del 18, era riuscito a conquistare e dalle quali sarebbe dilagato se la pertinace difesa dei battaglioni alpini (( Val Varaita » e « Val Pe'lice » non l'avesse contenuto di fronte, mentre il settimo reggimento fanteria e il battaglione alpini « Pallanza )>, strenuamente combattendo in Val Cesilla, gli impedivano di sviluppare una sua pericolosa mossa aggirante. Riparti del settimo fanteria sostenevano immobili, incrollabili, gli attacchi di u-na grossa compagnia d'assalto di Cacciatori tirolesi, e la ricacciavano con gravi perdite. La 283a compagnia del battaglione « Pallanza » sosteneva per due ore e mezza continui attacchi sul costone del Frate, e li respingeva e contrattaccava prendendo prigionieri.
      « Le perdite nemiche sono state assai gravi anche
      — 86 —


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 22. La patria violata
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 234

   

Pagina (86/237)






Monte Solarolo Val Brenta Val Cesilla Asolone Anna Col Caprile Asolone Berretta Asolone Val Cesilla Pertica Asolone Val Varaita Val Cesilla Cacciatori Frate