Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAquello che gli ufficiali austriaci dicono ai soldati — cesserebbero, colla resistenza italiana, le perdite gravissime, i disagi enormi, le difficoltà di ogni genere che l'azione nemica incontra nella montagna.
      « Qualche posizione marginale, cosa pressoché inevitabile, per effetto del tiro di distruzione è conquistata, ma lo sfondamento non riesce, ed allora l'azione nemica si prolunga rabbiosa per alcuni giorni, finché tutte le truppe disponibili non abbiano avuto il loro turno di logoramento. Solo allora il nemico sospende i suoi attacchi e si rivolge contro qualche altro punto della nostra fronte.
      «Tale è il carattere dello sforzo iniziato ieri dalla 18a Divisione austriaca, rinnovata dopo l'azione delle Me-lette e rinforzata per l'occasione con elementi della 6a e della 56a Divisione, tra cui la I81a Brigata. L'attacco è stato preceduto dalla consueta e violentissima preparazione di fuoco e da larghissima distribuzione di proiettili a gas ed a liquidi di ogni specie sulle nostre retrovie, proiettili che però hanno fatto poco danno e non sono riusciti ad arrestare affatto il tempestivo accorrere dei rinforzi sulle posizioni minacciate.
      « Il bollettino di guerra riassume l'azione e la dice ancora in corso, perciò non è oggi concesso di indicare più ampi dettagli e precisare maggior numero di località. Il giorno 6 dicembre, quando il precedente tentativo di sfondamento nemico da questa parte aveva dovuto arrestarsi al possesso del Sisemol, la nostra linea si era saldata a sud di questa località, formando un saliente col vertice sul Monte di Val Bella. Contro di esso il nemico ha diretto lo sforzo principale, riuscendo a superarlo; ma ogni progresso decisivo gli è stato negato dalla resistenza delle nostre truppe, che hanno anzi iniziato contrattacchi tuttora in corso. Le nostre fanterie combattono magnificamente, le artiglierie le coadiuvano in modo ammirevole, e, come tutti i precedenti, anche questo tentativo segna nel suo inizio per il nemico una quantità di perdite impressionanti. Le truppe ammassate sono state per molte ore esposte al tiro delle nostre batterie, e le nostre mitragliatrici hanno largamen-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 22. La patria violata
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 234

   

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Divisione Me-lette Divisione Brigata Sisemol Monte Val Bella