Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAsime sono le perdite delle Brigate da montagna 9a e 52\ e rilevanti quelle delle Divisioni 18a e 19a e della prima Brigata Kaiserjager. »
      11 Fraccaroli commentava :
      « È l'esercito italiano che dopo la tragedia dell'ottobre, rinsaldati i suoi nervi, temprato nella superba difesa, esce dalle linee nelle quali lo aveva confinato il vincitore di ieri, lo attacca, lo costringe ad arretrare un poco, gli toglie qualche migliaio di prigionieri, gli riprende qualche piccola zona. La prudenza ci guardi dal ricamare illusioni sull'avvenimento, ma è l'antico spirito dei nostri soldati che ritorna magnifico. »
      Poi, entrando nei particolari dell'azione, così scriveva dei protagonisti :
      « Le truppe che hanno vinto questi combattimenti appartengono a reparti gloriosi. Le loro bandiere sono vecchie ed hanno sventolato al sole di altre vittorie, ma i soldati che vi si stringono intorno sono quasi tutti giovani. Tra i veterani del Carso e del'Trentino combattono ora dei giovani, dei giovanissimi della classe del '99, ragazzi di appena diciott'anni. Questi soldati imberbi hanno compiuto prodigi. Uno dei primi reparti che" si gettarono all'assalto del Col del Rosso la mattina del 28 era quasi tutto composto di questi giovanetti. Erano la primavera in grigio-verde. Il terreno pareva bollire sotto la tempesta di esplosioni. Essi lo traversarono di corsa, si avventarono contro le trincee austriache. Nell'assalto gli ufficiali caddero : solo un sottotenente di diciotto anni rimase. Il giovinetto si pose alla testa dei suoi compagni, urlando : « Avanti, ragazzi! », e la giovanissima schiera si lanciò veemente alla vittoria.
      « Questa brigata Sassari è formidabile. Si è incoronata di gloria sul Carso, nelle trincee memorande dei Razzi e delle Frasche, e fu poi nel Trentino alla controffensiva, e nella seconda fase della Bainsizza portò le sue linee all'estremo limite dell'avanzata. I suoi soldati, anche i nuovissimi, sono di una fierezza indomabile. Pare che mettendosi sotto le bandiere del 151° e del 152° reggimento venga ad ognuno una investitura di eroismo.
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 22. La patria violata
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 234

   

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