Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA PATRIA VIOLATAdella pace, sono, non brama di conquiste e di imperialismo, ma il desiderio di assicurare al Paese un avvenire di pace durevole e di libera concorrenza nello svolgimento della civiltà e delle proprie risorse morali e materiali. E per una pace durevole è necessaria all' Italia la sicurezza delle frontiere nazionali come condizione imprescindibile di effettiva indipendenza.
« Unità e indipendenza della nostra gente secondo la libera volontà popolare, ecco il programma nostro nazionale, come lo fu nel 1859 e nel 1870, nell' intento che 1' Italia possa rappresentare sicuramente e durevolmente in Europa un elemento di pace e di civiltà. Lontano da noi ogni pensiero, non che di oppressione e di asservimento, nemmeno di avvilimento di nessuna schiatta, di nessuno Stato vicino o lontano, grande o piccolo, miriamo anzi a cooperare alla costituzione di quell'equilibrio di forze che è condizione e garanzia di reciproco rispetto e di mutue concessioni, elementi essenziali di libertà e di equità nella convivenza sociale, così degli individui come dei popoli.
« I nostri, lo ripeto, sono scopi di liberazione e di sicurezza, e per noi e per gli altri non aspiriamo a frontiere che significhino minaccia pel vicino o pericolo per nessuno, ma che siano veramente un baluardo dell' in-d'pendenza del nostro Paese e una garanzia del suo civile e pacifico svolgimento.
a L'ora è solenne per la nostra Patria, non giova il dissimularlo. Col prolungarsi della guerra, le condizioni generali si fa^no ovunque, fatalmente, di giorno in giorno più difficili e penose, così che tutti gli animi anelano al momento in cui si possa giungere ad una pace generale, equa e durevole — e deve essere equa per riuscire durevole —, ad una pace che segni un passo innanzi nelle vie della civiltà. È per conseguire u-na tale pace che facciamo appello alla nazione intera, senza distinzione di ordini o di sesso o di e-tà, di perseverare nel suo sforzo, e ciò nel santo nome di tutti i fratelli che già diedero salute e vita per la causa comune. Ogni momentanea debolezza od arresto potrebbe rendere vano il cammino fin qui arduamen-
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