Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA PATRIA VIOLATAGrecia, della Tessaglia e dell'Epiro. Speciali accordi vennero stipulati per 1 occupazione militare provvisoria, da parte dell'Italia, del territorio traversato dalla strada Santi Quaranta-Monastir, laddove essa oltrepassa a mezzogiorno la frontiera albanese determinata dalla Conferenza di Londra del 1913. Inoltre fu stabilito che Francia, Gran Bretagna e Italia mantenessero durante la guerra una base navale e militare nell'isola di Corfù, essendo inteso che l'isola intera resterà sotto la sovranità della Grecia.
« Nella successiva Conferenza di Londra, gli Alleati si accordarono su altre importanti questioni, relative specialmente alla condotta delle ostilità, sempre più cementando l'unione loro, sincera, leale e incrollabile...
« Il recente scambio di visite fra il Presidente della Repubblica francese e il Re d'Italia, ha dato luogo di constatare e di riaffermare la perfetta armonia e la completa fiducia che presiedono alle relazioni delle due Nazioni sorelle ed alleate. Una collaborazione sincera, fondata sullo scrupoloso rispetto dei rispettivi interessi nel mondo, costituisce una vitale utilità, tanto per l'Italia, quanto per la Francia. Le due Nazioni, legate da vincoli tradizionali, ora vieppiù cementati dalla fratellanza delle armi, procederanno sicure nelle vie del progresso e verso le gloriose finalità che loro addita il genio imperituro della razza latina. La visita del nostro Sovrano a S. M. il Re dei Belgi attesta inoltre tutta la viva e sentita partecipazione degli italiani alla sventura di quel popolo eroico. »
Poi l'on. Sonnino venne a parlare della Nota che il Papa aveva pubblicato intorno alla pace.
« Nello scorso agosto — egli disse — il Pontefice diramò agii Stati belligeranti una Nota in cui, con l'alta autorità della sua spirituale missione, riafferma solennemente i benefici della pace ed annunzia le provvidenze d'ordine generale da prendersi dopo la guerra dal consorzio delle Nazioni, allo scopo di prevenire una ripetizione di questo immane conflitto. Su questo terreno più generale non possiamo che acconsentire con l'autorevole parola del Papa; ma quando si scenda ad esaminare la
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