Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIANazione, fini di liberazione dei nostri fratelli e di sicurezza della nostra indipendenza.
      « Tra i nostri fini di guerra non vi sono nè gli smembramenti degli Stati nemici, nè cambiamenti degli altrui ordinamenti interni. Le garanzie della pace debbono, in primo luogo, trovarsi nelle condizioni stesse della pace, in quanto conformi all'equità, rispettose, nella misura del possibile, delle aspirazioni delle popolazioni, non contrarie ad un equo riconoscimento delle condizioni fondamentali di vita libera e indipendente di ogni Stato, non miranti a facili aggressioni contro terzi, e quindi intollerabili per la sicurezza altrui, se assicuranti la difesa normale della indipendenza di ciascuno Stato.
      « Le garanzie della pace che si possano organizzare con una lega delle nazioni e con la costituzione di arbitrati obbligatori saranno un di più che si aggiunge allo stato di possibile durata normale di una pace equa e ragionevole, in quanto provvedono ad evitare i pericoli derivanti dalle ambizioni, dalle cupidigie, dalle torbide passioni e dalle ingiustificate prepotenze e capricci soverchiatori degli uni e degli altri. Ma la pace da conservarsi deve essere tale da meritare di essere conservata, perchè conforme ai dettami generali della giustizia, della libertà e del rispetto della dignità umana.
      « Nella Nota papale non troviamo alcuna adeguata indicazione delle condizioni fondamentali dell'invocata pace equa e giusta. L'appellarsi allo spirito di conciliazione delle parti non dà nessuna base ad un negoziato e nemmeno suggerisce elementi di una eventuale transazione, nè tampoco vi supplisce il dire che il vantaggio della riacquistata pace compenserà chiunque anche delle ragioni sue misconosciute e dei torti non riparati.
      « Tanto il disarmo come l'arbitrato obbligatorio, come la libertà e la comunanza dei mari riguardano il dopo guerra ed il suo perdurare, anziché i termini in cui la pace possa essere concordata e fissata. Le Nazioni alleate sono scese in campo per l'alto scopo ideale della difesa e reintegrazione della giustizia internazionale violata, del diritto dei popoli barbaramente conculcato, ma perseguono eziandio scopi loro particolari, i quali, lun-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 22. La patria violata
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 234

   

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