Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAcompiuto : e lo sarà se tutti, come speriamo e crediamo, faranno per essa il sacrifìcio delle loro personali tendenze, così come noi siamo disposti a sacrificare le nostre. Non si tratta, oggi, di stabilire chi ebbe ragione o chi ebbe torto, non si tratta di spostare responsabilità, delle quali nessuno sarebbe disposto a spogliarsi : si tratta soltanto di costituire alle spalle dell'esercito l'unità fidente e operante della Nazione, tutta tesa nel supremo sforzo contro il nemico. Se il Ministero Orlando saprà organizzare in sè e intorno a sè questa Unione sacra, il suo merito, nella storia di questa epica impresa, sarà grande. »
      La prima parola del nuovo Presidente del Consiglio fu rivolta all'esercito. L'on. Orlando mandò al generale Cadorna questo telegramma :
      « Conscio delle responsabilità formidabili che incombono nell'ora presente, assumo la direzione del Governo d'Italia ed il mio primo pensiero è per assicurare alla E. V. che il popolo italiano continua impavido la terribile prova e che non un momento solo ha sentito vacillare la sua fede nell'Esercito e nel Capo che lo comanda. Ad essi acclamava nell'ora della vittoria, ad essi e ancor più intimamente si stringe nell'ora dell'avversità.
      « Lo sforzo immane dell'avversario che accumulò e scagliò contro di noi la somma dei suoi odii e delle sue forze, se è riuscito a irrompere in un caro e glorioso lembo della Patria, non per questo ha fiaccato gli spiriti e disgregate le forze interne del Paese. Sappia il nemico e sappia il mondo che gli italiani, dallo stesso inesprimibile dolore per la Patria invasa, traggono la virtù di comporre ogni loro interiore dissenso e di rinsaldare volontà, energ'a e opere perchè il suolo della Patria sia riconsacrato dalla immancabile vittoria. »
      E ai Prefetti del Regno l'on. Orlando inviò questo dispaccio :
      « Comunico alle SS. LL. che, chiamato dalla Maestà del Re, assumo oggi, conservando la direzione del Ministero dell'Interno, la Pres'denza del Consiglio dei ministri. Già per un periodo non breve ho potuto quotidiana-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 22. La patria violata
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 234

   

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