Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA PATRIA VIOLATAmente constatare 1 opera loro assidua e proficua, pur attraverso difficoltà grandi e crescenti. L'ora che volge rende queste difficoltà anche maggiori ed esige da tutti i funzionari, ed in ispecie da quanti sono al sommo della gerarchia, virtù d'instancabile abnegazione e di spontaneo sacrificio.
      « L'Italia è invasa! Ma abbiamo l'incrollabile fede che l'Esercito nostro, subito riavendosi dall'urto immane, saprà con il consueto valore riconquistare il suolo della Patria e ricondurre alla vittoria le nostre bandiere. A questa grande battaglia, che si combatte per essere o non essere, il popolo tutto deve partecipare con concordia di intenti, con saldezza di anime, con austerità di disciplina. Or, qui, suoi condottieri debbono essere appunto le SS. LL. con l'opera incitatrice e l'esempio animatore. Questo da loro io chiedo ed esigo nel nome della Patria; ed ho fiduc'a che il fervore di questo mio appello sia pienamente inteso e condiviso. »
      Ecco ora i telegrammi mandati dall'on. Orlando ai Capi dei governi alleati :
      Al signor Painlevé, Presidente del Consiglio dei ministri in Francia :
      « II ricordo di avere avuto l'onore di personalmente conoscere la E. V., ispira al mio saluto una più intima cordialità e fiducia che V. E. vorrà cortesemente gradire ed apprezzare. Assumo la direzione del Governo del mio Paese in un'ora di formidabile responsabilità e di terribile cimento, mentre il nostro nemico ha varcato le frontiere ed ha occupato un lembo caro e glorioso della patria. Il cuore della Francia intende questo nostro dolore; ma dall'eroica Francia noi attingiamo la possente virtù dell'esempio nel sacrificio e nella resistenza. Fidente nel valore de! suo esercito e nella poderosa fraternità d'armi degli alleati, che suscita in noi memorie di incitamenti di gloria, il popolo italiano si accinge a questa che forse è per esso e per tutti la prova suprema e decisiva. Abbiamo ardente fede che questa prova darà a noi tutti quella vittoria, onde finalmente torni la giusta pace sulla terra, non per colpa nostra insanguinata. »
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 22. La patria violata
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 234

   

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