Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA PATRIA VIOLATAri italiani, con ispirazione potente, fiammeggiante, l'inno vittorioso di Garibaldi. »
      L'on. Giolitti fece poi questa dichiarazione :
      « Non è tempo di discorsi, ma di guardare con la calma dei forti alla realtà ed agire con suprema energia e prontezza. Sul valore nei nostri soldati possiamo fare sicuro assegnamento, e, ora, ogni cittadino deve avere animo di soldato disciplinato e pronto a qualunque sacrifizio. I rappresentanti della nazione devono darne l'esempio. I fedeli e valorosi Alleati che vengono a combattere al nostro fianco devono trovare l'Italia tutta virilmente in piedi, degna della sua storia. Non è tempo di discorsi, nè di consigli, perchè il solo Governo ha completa conoscenza delle condizioni militari e diplomatiche, ed a lui solo spetta indicare la via : la nazione
      10 seguirà. Ma ricordi che la gravità del momento non consente indugi nè mezze misure. Pensi il Governo, pensino i singoli ministri alla terribile responsabilità che pesa sopra di loro : dalle loro risoluzioni, dall'opera loro dipende l'avvenire d'Italia per un lungo periodo della sua storia. La fiducia e la mirabile calma del paese sono per
      11 Governo una grande forza. Sappia valersene, e salvi l'onore e l'avvenire della patria. »
      L'on. Salandra prese quindi la parola e disse :
      « Onorevoli colleghi, militammo già, militeremo poi in campi avversari di politiche e sociali competizioni; oggi siamo fratelli d'armi in faccia al comune nemico, contro 1' invasione che minaccia, calpesta e distrugge le terre, le case, i templi e le libertà degli italiani. Con tragica fatalità si riprovano i ricorsi di una storia due volte millenaria. Gli eterni nemici della gente nostra, raccolte le forze sotto una ferrea unità di comando, sono quei medesimi che fronteggiammo con alterna secolare vicenda. Orde di alemanni, di ungari, di tartari, corrono di nuovo le terre tante volte contese, su cui Roma impresse indelebili i segni della civiltà latina. Auguriamoci prossimo l'avvento della pacifica convivenza fra le nazioni ed adoperiamoci con ogni mezzo per conseguirla, ma guardiamo in faccia alla dura realtà odierna di un rinnovato immenso conflitto di razze e
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 22. La patria violata
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 234

   

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