Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIA
      « Così Venezia, fra le bombe, la fame ed il colera, rispondeva al maresciallo Haynau, che, per impaurirla, v le aveva mandato la notizia del disastro di Novara.
      « Oh, questa nostra Assemblea che non rappresenta una sola città contro tutto un Impero, ma rappresenta uno Stato, un grande esercito còlto in parte da un momentaneo infortunio (validamente riparato anche dai pronti aiuti che gli Alleati mutuamente si porgono con reciproca fede), oh, questa Assemblea sente tutta la necessità della concordia, perchè, divisi da sistemi, da principi, da affetti, da passioni, da odi e amori, tutti ne sospinge un solo pensiero : la necessità di salvare la patria dall'invasione straniera.
      « Questo è il grido che qui deve echeggiare fra tutti noi : « Resistere ad ogni costo! » Questo nostro grido, prorompendo anche lontano, rinsalderà l'eroismo dei nostri soldati e li condurrà sicuramente alla vittoria, e questo grido sarà il miglior conforto per quelle infelici popolazioni venete, le quali, senza loro colpa, soffrono (per poco tempo, lo speriamo) la vergogna del giogo straniero.
      « Ma come non sentiremmo tutti il dolore di quegli uomini liberi, i quali della libertà furono gli artefici, i fautori, gli assertori e che oggi, senza loro colpa, espiano gli errori di tutti e sentono la vergogna di una umiliazione che i loro figli e i figli dei loro figli espieranno sempre, anche dopo la liberazione?
      « Che importa a noi, con questo dolore profondo e con questa sicura speranza, che importa a noi il discutere ora, qui, se la nostra guerra sia offensiva o difensiva, quando una suprema offesa e una suprema ingiuria minaccia tutti : quella dell'invasione straniera? Eleviamoci, o colleghi, in più spirabil aere! All'onore d'Italia il Parlamento voti tutto sè stesso : e l'Italia anche questa volta, come nel passato, uscirà dalla dura prova più unita, più libera, più grande, più rispettata nel mondo. «
      Il Presidente Marcora pose quindi a partito l'ordine del giorno Boselli; e così diede conto della votazione :
      « La Camera approva a grandissima maggioranza
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 22. La patria violata
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 234

   

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