Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA PATRIA VIOLATAzione. Pertanto la restaurazione dei luoghi invasi costituisce un dovere nazionale, oltre ad essere un atto economicamente necessario, trattandosi di una parte preziosa del patrimonio nazionale. Io invoco il concorso di tutti nella lotta formidabile contro le insidie interne del nemico. »
      Fermandosi sulla questione dello spionaggio, dichiarò che il nemico aveva in passato una formidabile^ preparazione; in una prima fase lo spionaggio si manifestò sotto forma di offensiva militare, e solo in un secondo periodo operò nel campo politico, mirando a gettare lo sfacelo nel paese, inoculando con arte sottile i germi della insofferenza e della viltà.
      Constatò tutta la gravità di tale insidia, che costituiva un pericolo veramente mortale, perchè soltanto con essa 1' Italia poteva perire. Ad eliminare tale pericolo, era necessaria da parte del Governo attività instancabile, ed energia costante; questo dovere il ministro riconosceva assumendo 1' impegno di assolverlo senza esitazione e senza riguardo.
      Rivolgendosi a tutti i partiti, affermò che si poteva e si doveva realizzare la concordia, la quale nel momento in cui il nemico era nel riostro territorio e ci insidiava nelle città, nelle case e nelle anime nostre, doveva essere veramente leale e fattiva, mettendo completamente da parte ideologie di scuola, pregiudizi di parte, feticismi o fobie verso 1* una o 1* altra persona.
      Venendo alla politica estera seguita dal Governo, affermò che essa non era personale ad un singolo ministro, ma voluta e decisa dall' intero Gabinetto. Contestò 1' accusa che tale politica fosse chiusa, oscura e sottratta al pubblico controllo, mentre al contrario era limpidamente coerente ai principi che sino dall' inizio 1* ispirarono, ed era stata svolta con costante lealtà di mezzi.
      A coloro che in Comitato segreto avevano analizzato la situazione militare, traendone la conclusione che essa era grave, diffìcile ed anche pericolosa, il ministro dichiarò che, secondo il Governo, qualunque fossero le difficoltà, non vi era che una sola via di salvezza : la resistenza.
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 22. La patria violata
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 234

   

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