Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA PATRIA VIOLATAbile il rispetto del principio di nazionalità, il soddisfacimento delie aspirazioni dei popoli verso la libertà, l'indipendenza e il governo di sè stessi: una pace che trovi nella stessa equità delle sue condizioni gli elementi maggiori di durata e di sicurezza. E riteniamo parimenti che una tale pace debba essere discussa ed accettata dalle legittime rappresentanze delle popolazioni considerate nella loro integrità sociale, senza distinzione di partiti, di ceti e di condizioni. È l'intera Nazione che deve volere e fare la pace, come oggi tutta intera combatte nella guerra.
« Non vorrei dire una sola parola, nemmeno in propria difesa, che possa contribuire a dividere gli animi o ad accrescere le difficoltà della situazione magari ad un mio successore. La prima necessità dell'ora ohe volge sta nell'ottenere la massima unione di sforzi così tra Stati ed eserciti alleati, come nella stessa Nazione tra tutti i partiti e gli ordini di cittadini, tutto subordinando alle necessità del buon esito della guerra. È per questo che uomini di opinioni diverse, di origine diversa, di partito diverso ci troviamo uniti su questo banco con un unico intento.
« Bando ad ogni questione di persone, a ogni recriminazione, ad ogni antipatia o rancore! Potremo dissentire ed accapigliarci a volontà dopo guerra. Non possiamo oggi concederci impunemente tanto lusso. Fronteggiamo oggi tutti uniti il nemico comune. E cominci ciascuno a fare in proprio il massimo sforzo per la causa dell'Italia per meglio e con più autorità poter predicare il massimo sforzo agli altri.
« Il miglior modo per affrettare la pace, giova ripeterlo, anzi l'unico modo di arrivare ad una pace dignitosa e durevole che non rappresenti insieme un'onta e un disastro, è quello di mostrarsi più forti in guerra, è quello di rafforzare, di consolidare l'unione con gli Alleati, di rinfrancare sempre più la fiducia in noi e lo spirito di solidarietà, in un momento come questo in cui il nemico fonda tutto il suo piano sulla divisione tra gli avversari e sulla demoniaca prospettiva di un accasciamento morale nostro....
« Entriamo ora nella fase critica e decisiva dell'immane lotta mondiale, nella inevitabile fase intermedia
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1. Reccio — Storia della guerra d'Italia — Voi. XXII.
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