Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIAeventualità di uno sforzo serio degli Alleati sul fronte italiano.
« Un franco, sincero memoriale italiano, portato davanti alla Conferenza di Parigi, valutava il numero dei battaglioni e delle batterie che la Germania poteva impiegare al fronte italiano all'epoca in cui l'efficienza militare della Russia era ancora inalterata. Il memoriale osservava che i disegni del nemico potevano essere prevenuti da una vigorosa offensiva degli Alleati sulla fronte Giulia, la quale spezzando le linee austriache di difesa sul Carso avrebbe permesso di portare la guerra proprio nel cuore dell'Austria, mentre nello stesso tempo la Russia con una simultanea offensiva sul suo fronte meridionale avrebbe dovuto mantenere impegnate quelle forze austro-ungariche. Presa fra questi due attacchi combinati, la Monarchia avrebbe potuto essere sopraffatta con relativa facilità e ridotta in serie condizioni. Era chiaro che l'Austria rappresentava il punto più vulnerabile del nemico, contro il quale avrebbero dovuto essere concentrati gli sforzi degli Alleati.
« Questo progetto presentava parecchi vantaggi :
a) esso avrebbe rafforzato con qualche cosa di più pratico delle semplici dichiarazioni platoniche il grande principio del « fronte unico » fra gli Alleati; in altri termini, avrebbe anticipato di sei mesi almeno ciò che si incomincia a fare ora sotto l'inesorabile pressione degli eventi;
b) inoltre esso avrebbe portato alla formazione di una reale riserva strategica da parte degli Alleati, riserva che avrebbe potuto essere impiegata nel punto più favorevole, e in questo caso sul fronte austriaco;
c) èsso avrebbe privato il nemico di ogni seria prospettiva di successo in una offensiva contro l'Italia, provocando un migliore equilibrio delle forze sui vari fronti, sopratutto per ciò che riguarda l'armamento. Non era certo un segreto per alcuno Stato Maggiore dei paesi belligeranti (inclusi quelli del nemico) il fatto che la provvista di artiglierie, di munizioni e di mitragliatrici a disposizione degli eserciti italiani era infinitamente inferiore a quella di tutti gli altri eserciti del fronte occiden-
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