Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA PATRIA VIOLATAIl pericolo s* aggravava intanto per noi : il nemico premeva forte sul Piave, iniziava i suoi formidabili colpi di maglio sul Grappa e sull'altipiano di Asiago, cercando di rinnovare la manovra aggirante da nord che gli aveva dato il successo sull'Isonzo e sul Tagliamento. E l'esercito era stanco e difettava d uomini, d'artiglierie, di mitragliatrici, di ripari. Divisioni logore si facevano maciullare sull'altipiano e sul Grappa; elementi di trincea appena abbozzati, senza reticolati dinanzi, e il capriccioso fiume erano le sole difese dei veterani del Carso e delle giovinette reclute del 99 sul Piave. Chi saprà ridire la grandezza di quel sacrificio eroico? l'angoscia di quei giorni in cui si viveva di ora in ora, animati da una energia dolorosa, fatta più di esasperazione e di disperazione che di speranza e di fede?
      E gli Alleati non giungevano! Saremmo bastati noi da soli, con le nostre logore forze, coi nostri scarsi mezzi, alla terribile impresa di sbarrare il passo a un nemico già vittorioso, che si sentiva il trionfo a portata di mano? 11 miracolo si compiè, le nostre forze, moltiplicate da un amor di patria che era furore, bastarono.
      Alla metà di novembre la pressione avversaria era ormai neutralizzata sulla fronte del Piave, dal mare a Monfenera, ed il 19 novembre l'equilibrio era ristabilito sicuramente nel settore Monfenera-Monte Tomba. Sull'altipiano (Melette e Sisemol) la lotta, continuata nella seconda metà di novembre, culminò dal 4 al 7 dicembre. Sul Grappa si accanì ancora, a frequenti riprese, sino al 21 dicembre. Ma i colpi del nemico si spuntarono contro la difesa sempre più ferma delle nostre truppe.
      L' arco malsicuro dall' altipiano al mare si rinsaldò così col sangue e con le carni e con la virtù della sola gente nostra. Esso era saldo quando le truppe alleate mossero a scaglioni verso oriente, dislocandosi i francesi a sud di Bassano, come riserva generale, e gli inglesi tra Padova e Cittadella.
      11 Corriere della Sera, proseguendo in questa legittima rivendicazione della parte esclusiva avuta dalle nostre truppe nel decisivo cimento, precisava che i primi a entrare in linea furono gli inglesi, sostituendo dal 2
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 22. La patria violata
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 234

   

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