Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA PATRIA VIOLATAniche delle razze oppresse, aizzandole l una contro l'altra per poterle più facilmente dominare. Sembra, quindi, che sia naturale e necessaria politica il seguire una via opposta a quella di cui il nostro nemico si è tanto giovato e il sostituire agli urti ed agli odi artificiosamente suscitati ed alimentati, quella solidarietà che nasce dalla comune sofferenza a cui non contrasta alcuna sostanziale ragione di dissidio, allorché lealmente e sinceramente venissero in esame le condizioni rispettive per la esistenza reciproca e i reciproci sacrifici di alcuni gruppi etnici in quelle zone grigie intercedenti fra i confini dei grandi popoli e, finalmente, la determinazione delle giuste garanzie da dare a quegli elementi etnicamente difformi che le reciproche necessità di esistenza imponessero di aggregare all'uno od all'altro dei due diversi gruppi statali. — Se io non erro, tale è stato lo spirito informatore delle vostre deliberazioni; e quindi io non ho bisogno di esprimere altro che il mio compiacimento. »
L'on. Orlando delineò poi le ragioni che secondo lui determinavano la mutata sentimentalità dei popoli attraverso gli insegnamenti del dolore. E soggiunse :
« La erompente e già così vigorosa coscienza degli slavi del sud e dei romeni di Transilvania ha già i suoi eroi e i suoi martiri : ed ecco verso di essi la schiera interminabile degli eroi e dei martiri nostri, che, attraverso il tempo e attraverso lo spazio, si affratellano nella forca, agli uni e agli altri comune, eretta dal comune carnefice.
« Per le vostre nazioni, essere o non essere : questo è il dilemma, ed inesorabile, in questo momento. Non giovano qui le caute sottigliezze, non le accorte riserve tolte a prestito dai diplomatici, non le discussioni più o meno bizantine, mentre il turco è alle porte (e neppur questa è una forma retorica, chè i turchi pur essi sono tra i nostri nemici); ma bisogna aver fede ed operare. Opera e fede : così si formano le nazioni. »
Dopo aver rievocato alcuni episodi dolorosi, dei quali «rano stati protagonisti uomini appartenenti alle nazionalità oppresse dall'Austria, l'on. Orlando così concluse :
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Transilvania Austria Orlando
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