Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA PATRIA VIOLATAu Sono grato a V. E. che, nell'assumere la direzione del Governo d Italia, abbia rivolto il suo primo pensiero all'esercito per assicurare che nella gravità dell ora tutta la latria, latta più grande dall avversità, senza esitazioni, senza divergenze, è balzata concorde nella volontà di resistere e di vincere. Confidi il haese che 1 esercito sarà degno della sua volontà per tenere alto l'onore della nostra bandiera e per vendicare il grido di dolore che viene dal sacro suolo della Patria calpestata. »
      Dalla Camera uscì questo manifesto, che portava la firma di 346 deputati e al quale poi molti altri aderirono :
      « Itàliani!
      « Dure vicende di guerra hanno permesso al nemico di calpestare l'estremo lembo del suolo della Patria. Rappresentanti della Nazione, mandiamo il nostro primo saluto alle popolazioni venete, mirabili nel loro storico patriottismo, sublimi nel sopportare le immeritate sventure. Esce dai loro cuori un solo grido : « Salvate la Patria! Scacciate lo straniero dal nostro suolo profanato! » Questo grido d angoscia fidente, che ha trovato già eco nell'animo dei nostri leali e potenti Alleati, sia guida e legge a noi, Esercito, Parlamento, Governo. Ogni cittadino che non rinneghi la Madre, adempia al dovere che gii è imposto dall'ora solenne, consideri i danni degli abbattimenti e delle discordie. Nè le sostanze, né le vite sarebbero sicure nella Patria serva, come la triste storia di questa guerra insegna.
      « Risponda al nostro appello fraterno la solidarietà di tutti gli italiani, risponda il popolo dei campi e delle officine. Le sue legittime ascensioni troverebbero nella sconfitta e nella servitù fatali impedimenti. Sopito ogni dissenso, riprendiamo con rinnovata fede le tradizioni dei nostri Padri, rievochiamo i giorni gloriosi del Risorgimento nazionale, quando per compiere 1' unità della Patria, Vittorio Emanuele Re e Garibaldi, Capitano del popolo, si univano nella volontà e nell'azione, e tutti gli onesti convincimenti si confusero in un solo paipito, in un solo pensiero.
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 22. La patria violata
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 234

   

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