Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIA
      « L'Italia non può essere vinta. Essa deve continuare nel mondo la sua missione di civiltà. »
      Poi, visto che i socialisti e certi loro alleati occasionali tentavano di svolgere alla Camera manovre disfat-tiste, si costituì fra i deputati un « Fascio di Difesa Nazionale », che divenne in breve potente per numero e qualità di adesioni.
      Capisaldi del programma del nuovo gruppo erano : la fede nella guerra che l'Italia combatteva per il suo avvenire, la volontà di sostenere l'Esercito, che combatteva alla fronte, e l'intendimento di ringagliardire la vita di resistenza del Paese.
      L'elenco degli aderenti era preceduto da queste semplici parole : « 1 sottoscritti, considerando che la salute della Patria è al di sopra di qualsiasi vincolo dei gruppi e partiti, si costituiscono in Fascio parlamentare di Difesa nazionale. »
      Un'iniziativa analoga fu presa alla Camera vitalizia, ove un numero cospicuo di senatori votò l'ordine del giorno seguente :
      « I sott®scritti, persuasi che nell'ora presente debba ammettersi la necessità, superiore ad ogni altra, di una sempre più intensa politica di guerra diretta ad accrescere le forze morali e materiali della Nazione per la resistenza e la vittoria; persuasi dell'urgenza dei provvedimenti che — aumentando la produzione agricola e industriale, i mezzi di trasporto ed il commercio intemo ed estero — mettano il Paese in grado di sostenere la grave situazione economica che seguirà la conclusione della pace; persuasi della opportunità di preparare nel campo politico ed economico le riforme in senso sempre più democratico, che la guerra ha reso urgenti e necessarie; invitano i colleghi, che ritengono utile un'azione diretta a tale intento, ad unirsi a loro per svolgerla utilmente nel Parlamento e nel Paese. »
      Fin dai primi giorni dopo gli sventurati eventi militari, il Messaggero scriveva :
      « Oggi quello che importa si è che la Camera — uscita dal periodo delle discussioni talvolta improvvide — si è spontaneamente composto in una concordia au-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 22. La patria violata
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 234

   

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