Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA PATRIA VIOLATAstera e compatta, che Ja solleva all'altezza della tragedia nella quale siamo avvolti. II Parlamento non discuterà la fiducia al Governo, non domanderà agli uomini che lo compongono donde vengono, ne quale è la loro politica : essi vengono d'Italia e la loro fede è la stessa che anima il popolo intero : dal Re, pieno di accorata serenità, al fantaccino pronto ai sacrificio, la fede ardente che la patria viva e che i suoi destini si compiano. Domani torneremo partigiani irosi con le nostre passioni, ora elevate, ora torbide, con le nostre discordie, con le nostre miserie; oggi non abbiamo che un solo amore infinito : il paese; un solo odio indomabile : il nemico; una sola legge : la disciplina. »
Quasi tutta la stampa italiana fece il suo dovere nella difficile ora : contribuì al rinsaldamento della coscienza italiana e ne mise in rilievo le manifestazioni.
« Ciò che i nemici attendevano, spiando i dissensi e i turbamenti del nostro Paese — scriveva il Corriere della Sera — non avviene, non poteva avvenire, non avverrà. Il Paese non cede, non si sgomenta, non ha perduto pur un istante di mira la sua mèta; e, subito dopo il colpo della sorpresa, dalla pienezza stessa del suo dolore, si è levato più fiero e più pronto... I soldati dagli ospedali, i mutilati, tutta la gioventù eroica che ha già dato alla patria parte del suo sangue o il vigore delle sue membra o la luce de' suoi occhi ha preso il posto d'avanguardia, il posto d'onore che le spetta, nella formazione del baluardo morale che la Nazione oppone allo straniero imbaldanzito. Il Governo ha detto con la sua prima parola, uscendo dalla crisi, per qual fine sente di avere e di voler usare il potere; uomini politici, in una forma o nell' altra, hanno riconosciuto prontamente il dovere dell'ora; e dalle officine, più forti del rombo delle opere, prorompono parole di fede italica e richiami di spontanea disciplina. »
Poi, accennando ad una dignitosa manifestazione del Comune milanese, il giornale soggiungeva :
« Milano, compendio di italianità, è stata pari al momento. Fra tutte le dichiarazioni di fermezza, che nulla
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