Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAdimenticare, non dimenticherà chi l'ha difesa col prezzo del suo sangue, della sua vita. E come il rigore delle leggi invochiamo per i cattivi cittadini — pochi e più incoscienti che colpevoli — proclamiamo le tangibili prove di riconoscenza per chi ha compiuto il proprio dovere.
      «Viva l'Italia col suo Esercito! Ed abbia questo degni i condottieri e propizie le sorti. La pace, che noi sovra ogni cosa desideriamo, deve essere il coronamento della vittoria. »
      Associazioni d'ogni specie e di vario colore politico parteciparono in tutta Italia al plebiscito per la suprema resistenza.
      La Presidenza dell'Associazione dei Comuni Italiani diresse il seguente appello ai sindaci ed ai consiglieri dei Comuni d'Italia :
      « Il dovere ci trattiene oggi nei nostri Comuni per tenere alto il sentimento delle popolazioni, per provvedere con zelo infinito al bene ed ai bisogni pubblici, per rassicurare con l'esempio, con la parola e con l'attività singolare e collettiva la più salda e tenace resistenza interna.
      « La presidenza dell'Associazione dei Comuni ha quindi deciso di rinviare a giorni migliori il 14° congresso indetto pel 17 novembre a Roma.
      « Mentre il sacro suolo d'Italia è calpestato da piede nemico che tenta le nostre pianure, il cuore pieno di speranza e di fiducia è rivolto all'esercito che combatte per l'integrità della patria, per la giustizia e per la civiltà!
      « Non dobbiamo, oggi che solo le opere valgono, convergere i pensieri e gli affetti ad altro che non sia il supremo interesse del Paese, che non sia la collaborazione energica e fidente nell'opera dei nostri soldati e del Governo.
      « Fra breve, lo speriamo e lo auguriamo ardentemente, quando altre ansie saranno ad alimentare le nostre menti ed i nostri cuori, riprenderemo insieme il faticoso cammino del lavoro tenace e dello studio indefesso, affinchè il Comune italico esca esso pure rinnovel-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 22. La patria violata
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 234

   

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