Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIA
      « Mentre volge sul nostro Paese l'ora più grave della sua nuova storia, si stringa il ponolo tutto, risoluto e concorde, intorno al vessillo della Patria, che si cimenta nella prova suprema. Nessun cuore tremi, nessun petto vacilli, anche se gli eventi s'ano momentaneamente avversi. Contro la barbarie, per quanto formidabilmente organizzata, sta la virtù della nostra stirpe gloriosa. Sia il petto sacro dei liberi Stari ben deciso a salvare il patrimonio della civiltà dalla brigantesca aggressione teutonica, e il fato ultimo non può essere dubbio. Chi si rifiuterà di unire il suo sforzo a quello del nostro eroico esercito? Perchè la guerra si combatte non meno sulla fronte che in queste estreme retrovie. Se avremo animosamente reagito contro ogni pavida impressione, noi avremo validamente contribuito alla resistenza e alla disciplina del Paese, saremo stati anche noi buoni soldati della grande battaglia, che affrancherà dalla violenza e dalla ingiustizia l'umana famiglia. Attendiamo, fratelli, che ognuno di voi moltiplichi, centuplichi l'opera di persuasione. di conforto, di assistenza. »
      Il Comitato Centrale della Federazione fra i lavoratori del libro lanciò questo appello :
      « Il Comitato, riferendosi con sentimento di pura coscienza di classe agli avvenimenti gravissimi che involgono, insieme ai destini della Patria, l'avvenire di tutte le classi lavoratrici a cui nessuna iattura potrebbe essere più funesta quanto una sconfitta della Nazione per opera del nemico che preme oggi il suolo d'Italia, sicuro di interpretare la fede, il pensiero, i palpiti, auanto di più nobile vibra nel cuore di tutti i lavoratori : dimentico nell'ora suprema e angosciosa di ogni dissenso e avversione alla guerra — dissenso e avversione non da altro determinati che da diversa concezione dell'immane tragedia incombente da due anni e mezzo sulla vita della Nazione e dal giusto bisogno da tanti avvertito di declinare tutte le enormi responsabilità che alla tragedia stessa si riconnettono — fa voti che la resistenza morale del Paese e del popo'o lavoratore, integrata dalla santa tregua a cui tutti i partiti politici vanno già serenamente ispirandosi, possa assurgere a simbolo di concordia, di
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 22. La patria violata
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 234

   

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