Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIAgravi misure che ne impediscano l'opera deleteria e ne prostrino per sempre la baldanza. »
11 Consiglio accademico dell'Ateneo di Padova inviò al Comando Supremo questo telegramma :
« L'Università di Padova, che, vigile dell'Oriente, afferma da secoii la virtù perenne della civiltà latina, temprando l'animo di fiero cimento, esprime la sua fede incrollabile nel valore della gente d'Italia, che, non disviata nè sgomenta, saprà ispirarsi ad una saldezza civile, pari all'eroismo pur sempre dominante nell'esercito e al senno provato dei suoi condottieri. »
Il sindaco di Torino pubblicò il seguente manifesto : « L'Italia si raccoglie tutta in questo grave momento attorno alla sua bandiera, impugnata e innalzata dal Re. Ogni dissenso tra noi è scomparso. Vegliano sulle sorti delle nostre armi i grandi genii della patria. Un secolo di pensieri e di sacrifici per l'unità e per l'indipendenza d Italia si riassume e si accampa oggi alle trincee della Venezia Giulia. Là volano i nostri pensieri e i nostri supremi affetti; là si appuntano in una trepida attesa gli occhi di tutto il mondo civile. Torino sentì, senza tremare, il cannone di Novara. Nelle sue mura di città quadrata come un accampamento romano, essa preparò la riscossa italica. Tale la Torino d'oggi : essa ha un pensiero solo di concordia sacra con tutte le altre sorelle d'Italia, veglia nel febbrile lavoro di assistenza civile e di preparazione della guerra con illimitata sicura fede nel suo popolo, nell'esercito. Così, tutti riuniti, noi vinceremo certamente. Viva l'Italia! »
A Spezia, l'ammiraglio Umberto Cagni, comandante di quella piazzaforte, fece affiggere il seguente manifesto :
« Cittadini!
« Nell'ora della disavventura si rivelano i forti! I forti alzano fieramente il capo per affrontare la sorte, per superarla. Così i popoli, come gli uomini.
« Questa forza è data dalla fede in sè stessi, nel proprio diritto, nella propria coscienza! A voi, italiani, questa fede non può mancare. La storia del nostro risorgi-
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