Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA PATRIA VIOLATAmento, la storia d'Italia vi conforti. Altri e ben più duri momenti affrontarono i nostri padri : voi non sarete certo da meno di essi. Per la forza comune occorre che i più forti incoraggino i più deboli : che tutti concorrano col più elevato spirito di fede. Occorre che tacciano gli imbelli, capaci, soli e sempre, d'ingrandire le impressioni della sciagura per la loro viltà, per il loro sentimento negativo a tutto ciò che è lotta, forza e fede. Occorre che questi imbelli tacciano e che i forti li facciano tacere. Dopo tante e tenaci vittorie, una disdetta è sopravvenuta; è la ineluttabile sorte della lotta; è un episodio. E sarà tanto più pronta la riscossa quanto più forte e dignitoso sarà il contegno vostro e degli italiani tutti che sentono nel cuore la nostra grande Patria! Viva l'Italia! »
      Da tutte le città d'Italia seguitavano a giunger gli echi di manifestazioni d'enti pubblici, di rappresentanze, d'associazioni, di personalità della politica, della scienza, delle lettere, del clero, delle professioni liberali, tutte attestanti la mirabile fusione dell'anima nazionale, di fronte al nemico invasore. Ma la più nobile e insieme la più efficace fu l'azione instancabile spiegata dai mutilati di guerra, che dopo aver fatto alla patria il sacrificio più doloroso, le votavano le loro superstiti energie nell'ora della sventura.
      Fin dal primo istante, appena conosciuta la terribile verità, l'Associazione Nazionale tra Mutilati ed Invalidi di Guerra lanciò questo virile manifesto ai cittadini :
      « Un'ora solenne suona per la Patria. Forte di armi e più della speranza di trovar fiacchi gli spiriti, il nemico della nostra gente e della civiltà minaccia i confini della terra d'Italia. L'orda barbarica che il valore dei nostri soldati aveva respinto oltre l'Isonzo nei limiti estremi della Bainsizza, torna alla riscossa fatta baldanzosa dall'aiuto germanico nella folle speranza di poter ripetere contro di noi le imprese di feroce rapina già esercitate contro la Serbia e la Rumania.
      « Cittadini!
      « La fede animatrice dei fratelli che al fronte difendono coll'arme in pugno i limiti della nazione minac-
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      I ReggioStoria della guerra d'Italia — Voi. XXH. 13


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 22. La patria violata
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 234

   

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