Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIAliana e lo spostamento in corso di una quindicina di divisioni austro-ungariche dalla fronte orientale alla fronte italiana.
Pur non escludendo la possibilità di operazioni offensive nemiche che, data la stagione, si riteneva potessero assumere importanza solo sulla fronte Giulia, l'Ufficio situazione del Comando Supremo non giudicava probabile un'azione in grande stile e accennava invece all'ipotesi che i movimenti nemici potessero riferirsi al timore austriaco di una nostra ripresa offensiva.
Il 2 ottobre, dopo che da un ufficiale polacco catturato sulla Bainsizza veniva segnalata la presenza di truppe germaniche in Val Baca ed annunziava prossima un'offensiva austro-germanica in grande stile, con accenno alla testa di ponte di Tolmino come settore prescelto per l'attacco, l'Ufficio situazione concludeva che una eventuale azione nemica dalla testa di ponte di Tolmino avrebbe potuto avere solo il carattere di operazione locale e non di offensiva in grande stile contro le nostre posizioni di riva destra dell'Isonzo.
Il 9 ottobre, di fronte alle numerose notizie sull'arrivo di truppe germaniche alla fronte Giulia e alle voci che indicavano come zona d'attacco il settore da Kal a Tolmino, l'Ufficio stesso giudicava che il concentramento di forze nemiche fosse determinato da un concetto difensivo o controffensivo, ma non escludeva che, avendo gli Imperi centrali approntati tutti i mezzi per una seria e tenace difesa, essi pensassero ad approfittare della situazione per muovere, alla loro volta, ad operazioni offensive, della cui portata non era tuttavia possibile avere un concetto esatto.
Il numero totale dei battaglioni nemici presenti alla nostra fronte veniva il 10 ottobre computato a 564, in essi compresi i 9 battaglioni germanici dell'Alpenkorps segnalato sul Trentino.
Le notizie sul nemico pervenute fra il 10 e il 17 ottobre accennavano alla presenza di una massa di fanteria germanica nella valle della Sava, tra Kronau e Bischoflak, mentre la riapertura della frontiera austro-
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