Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA PATRIA VIOLATAdel Meduna; ma fin dal mattino il nemico si impadronisce di Paludea e nelle prime ore del pomeriggio anche di Travesio, e le nostre truppe sono costrette a ripiegare a occidente del Meduna, conservando sulla sinistra del torrente solo la piccola testa di ponte di Se-quals.
      Da Travesio il nemico spinge i suoi elementi avanzati in Val Meduna fin presso Novarons, dove a notte essi si scontrano con reparti della nostra 26a Divisione.
      L'occupazione degli sbocchi in piano per parte del nemico viene a compromettere la ritirata della 36a e 63a Divisione, le quali nella giornata iniziano i movimenti in ritirata. Della 26a Divisione la parte principale, che si è ritirata per l'alto Tagliamento, trovasi già nella regione della Mauria ed è passata alla dipendenza della 4a Armata : il rimanente ripiega per l'alto Meduna.
      II Comando Supremo intanto, per l'aggravarsi della situazione, ha ordinato fin dalle ore antimeridiane che nella notte sul 5 venga iniziato il ripiegamento al Piave.
      La 4a Armata affretta i propri movimenti e avvia verso il Montello una brigata per imbastirne l'occupazione.
      Nella giornata del 5 novembre si compie il ripiegamento alla Livenza, mentre nelle Prealpi Carniche la situazione precipita.
      I reparti della 26a Divisione al mattino si mantengono ancora sul Meduna, nella zona di Redona-Nova-rons; sono più tardi respinti e ripiegano sulla forcella di Palla Barzana, con un distaccamento sulla Clautana.
      La 36a e 63a Divisione, raccoltesi nella notte nella conca di San Francesco (Valle Arzino), riprendono nel mattino il movimento; la colonna principale punta su Clauzetto e un'altra colonna, per la mulattiera di San Vincenzo, si dirige a Tramonti, mentre un gruppo alpini muove per Pielungo in direz;one di Vito d'Asia. Una forte retroguardia rimane nella conca di San Francesco e i resti della Brigata Lombardia proteggono la colonna principale contro reparti avversari che eventualmente risalissero l'Arzino.
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 22. La patria violata
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 234

   

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