Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA RESISTENZA SUPREMAtabilmente e certamente a trionfare mediante l'unione, della quale la nostra adunanza è simbolo ».
11 sindaco di Roma, principe Prospero Colonna, pronunciò in Campidoglio un discorso, esaltando la riaffermazione di fede nei destini della Patria. Egli concluse così : « Qui dove convenne il popolo a chiedere la guerra, il popolo proclami solennemente che bisogna combattere e vincere, combatterete vincere per la nostra unità e libertà politica, combattere e vincere per la vita stessa della Nazione. Ognuno abbia la coscienza che la propria vita è parte operosa della Patria : questa fu la legge di Roma nelle ore supreme della sua storia, e in questa legge trovarono forza gli eserciti e il popolo del più grande impero del mondo. L'Italia, la Francia, l'Inghilterra, le Americhe hanno anima intera e diritta che sa ribellarsi, resistere e combattere contro ogni conato di schiavitù, e qui, sul Campidoglio, dove Guglielmo II sognò potersi ammantare di grandezza usurpando le glorie nostre, qui noi, con la forza indefettibile delle tradizioni dobbiamo fortemente affermare che nessun trono teutonico potrà mai aspirare a qualsiasi dominio ».
Il Presidente della Camera, on. Marcora, inviò il seguente dispaccio al Re :
« In questo giorno memorando il mio pensiero corre a Voi, Sire, ed agli uomini che tre anni or sono e di poi sentirono l'Italia risorta, non per sè, ma per il mondo, e la vollero vindice del diritto nazionale per tutti i popoli. Benedioo la gioventù che, sorda ad ogni meschina ed egoistica considerazione, udì soltanto la voce della Patria. Pieno di fervida fede nel successo delle armi nostre e dei nostri Alleati, nel trionfo della giustizia e della civiltà contro la barbarie, interprete della Camera, invio a V. M. l'espressione del più profondo ossequio ».
Altri telegrammi pervennero al Sovrano dai Presidenti delle Repubbliche francese e nord-americana.
Milano, nell'anniversario, fu pari alle sue tradizioni. 11 popolo fece imponenti dimostrazioni : un corteo quale mai forse fu veduto sfilò acclamando alle bandiere delle città invase e delle città irredente.
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