Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAParlando a nome del governo, il ministro Bissolati disse :
      « I nostri soldati, che in Francia si sono battuti sulle orme di Garibaldi e dei suoi degni nipoti, sentono che si battono per le loro città. Caporetto è forse ancora nell'aria come una nube oscura. Ma coloro che avevano teso l'orecchio all'insidioso invito di fraternizzare che veniva dall'opposta trincea, videro il fatale 24 ottobre, videro invadere le terre, le case, strappare gli averi e le persone, ed intesero come con un tal nemico non vi possa essere che guerra ad oltranza, che bisogna imporgli, se la si vuole, la pace.
      « Dopo Caporetto, i giornali tedeschi si dolsero che le divisioni tedesche ed austriache non procedessero con celerità bastante, e le spingevano avanti, volevano che giungessero a Milano. Comprendono anch'essi che per arrivare a mettere il piede sul cuore d'Italia in guerra, bisogna metterlo su Milano. Onore meritato, o milanesi! Ma, soldati, non vi arriveranno. Ci batteremo tutti, moriremo tutti, dal Re all'ultimo fantaccino. Non passeranno. Passeremo noi, perchè di là ci chiamano le terre irredente antiche e nuove, ci chiamano i vivi e i morti. Battisti, Sauro, i cento che affrontarono prima il piombo e poi la forca d'Austria. Ma se il pazzo sogno tedesco, per ancora più pazza ipotesi, potesse avverarsi, ricordiamo che, dopo Barbarossa, Milano risolse e fece Legnano.
      « Rispondiamo al tracotante tedesco parafrasando Mameli, che disse : Dovunque è Legnano. In Italia, in tutte le città, in tutti i borghi, dovunque è Milano! »
      La manifestazione grandiosa durò sei ore, in un entusiasmo incessante, fra maree di popolo. E nuove manifestazioni si ripeterono mentre camions carichi di mutilati e di fiori, gonfaloni di città, vessilli di reggimenti lasciavano l'Arena, ove s'era svolta la cerimonia, mentre gli aeroplani continuavano a volteggiare nel cielo.
      In tutte le altre città d'Italia, l'anniversario fu celebrato con pari entusiasmo, tanto che la nazione intera apparve unita in quel giorno in un alto sentimento di fede e di fierezza.


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 23. La suprema resistenza
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 150

   

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