Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA RESISTENZA SUPREMAtuttavia in più tratti hanno potuto conseguire parziali successi e rettifiche di linea.
      « Lungo il Piave, invece, la battaglia è continuata con estrema violenza. L'avversario senza guardare a perdite ha proseguito la sua poderosa pressione per e-stendere l'occupazione sul Montello ed aprirsi le vie alla pianura. Le nostre truppe hanno impegnato fortemente il nemico sulla linea Ciano-Cresta ds-1 MontelIo-Sant'An-drea;_tengono fieramente le loro posizioni sul fiume da Sant'Andrea a Fossalta e contrastano efficacemente l'avanzata all'avversario nella zona di fronte alle Anse di S. Dona.
      « I prigionieri fatti dall'inizio della battaglia ascendono ad oltre 120 ufficiali e 4500 uomini di truppa, dei quali 716 dalle truppe britanniche e 261 da quelle francesi.
      « Il concorso dell'aviazione, malgrado le condizioni sfavorevoli al volo, continua validissimo. 44 velivoli nemici sono stati abbattuti nei due ultimi giorni ».
      Più tardi un altro bollettino del Comando Supremo annunziava :
      « Sulla fronte montana e sul Montello il nemico non ha, nella giornata, rinnovato attacchi di fanteria. Altre puntate di nostre truppe sono felicemente riuscite. Si occuparono alcune posizioni, catturando mitragliatrici e qualche centinaio di prigionieri.
      « Importanti azioni si sono sviluppate a sud del Montello e lungo il Piave nella zona fra Zenson e Fossalta; ma l'avversario fu dovunque arrestato dai nostri contrattacchi e lasciò nelle nostre mani parecchie centinaia di prigionieri.
      « Tentativi di passaggio del fiume fra Maserada e Candelu vennero sanginosamente respinti.
      « Sul basso Piave altre azioni controffensive in corso di svolgimento ci hanno assicurato vantaggi ».
      E un comunicato ufficiale, diramato dalla Stefani nella stessa giornata, portava questi particolari :
      « La battaglia che da due giorni si combatte dall'altipiano di Asiago al mare non è lotta che interessi una fionte o un'armata, essa è la più grande battaglia che
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 23. La suprema resistenza
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 150

   

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