Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
IliIL NEMICO NON PASSA
La violenta battaglia lungo il Piave — Attacco frontale di trenta divisioni — episodii di valore italiano — le riserve austriacheimpegnate — Un generale nemico uccìso — Il bilancio della
lotta — i prigionieri aumentano — il giuoco delle forze contrapposte — I proclami austriaci — La morte di baracca — Il bollettino trionfale — il generale dlaz alle truppe vittoriose.
Il bollettino del Comando Supremo del giorno 18 diceva :
« La violenza della battaglia attenuata alquanto sulla fronte montana, va crescendo sul Piave.
« Nella giornata di ieri la Terza Armata Ha sostenuto il poderoso sforzo nemico con l'usato valore.
« Di fronte a Maserada e a Candelu rinnovati tentativi di stabilire nuovi sbocchi sulla destra del fiume sono stati sanguinosamente respinti. Da Fossalta a Capo Sile la lotta ha imperversato fierissima e senza posa. Formidabili attacchi nemici si sono alternati con nostri contrattacchi; inizi di vigorosa avanzata sono stati frantumati dalla nostra resistenza ed arrestati da nostre azioni controffensive. La lotta ha sostato soltanto a tarda notte. Le valorose truppe dell'Armata sono state strenuamente provate, ma l'avversario non ha potuto aumentare la breve profondità della fascia, entro la quale da quattro giorni il combattimento imperversa. 1550 prigionieri sono restati nelle nostre mani.
« Gli aviatori hanno continuato a prodigarsi instancabilmente, intervenendo efficacemente nella battaglia sotto la pioggia dirotta.
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